ELEONORA CARISI ## Milanese di Torino, 31 anni, influencer

Torinese, 31 anni, laureata in Marketing e comunicazione, Elenora Carisi è uno dei nuovi nomi più interessanti del mondo della moda italiana. Ha iniziato a Torino facendo la commessa in un negozio di abbigliamento, poi ne ha aperto uno suo, dopo poco ha fatto nascere un blog su cui pubblicava di tutto un po’, e in breve tempo è diventata un fenomeno digitale da 400 mila follower, per molti la nuova Chiara Ferragni. Infatti, adesso, non la ferma più nessuno. Eleonora firma collezioni di moda, fa la modella, è la nuova testimonial del marchio L’Oreal, ha preso parte al film Zoolander 2, è stata appena nominata art director per le attività digitali di alcuni brand, quest’anno si sposa… In questa intervista parla dei suoi inizi, della mamma commerciante, i Murazzi di Torino, tatuaggi maori, rivalità, sogni da attrice, registi, quando e quanto è stronza, soldi, foto su Instagram…

Trascrizione videointervista a ELEONORA CARISI

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Sono di Torino ho aperto un negozio dieci anni fa, in cui vendevo cose fatte da stilisti indipendenti che ho chiuso da pochissimo.

DALLA BOUTIQUE AL WEB
Perché (adesso svolgo) questa attività di digital influencer. È diventata la mia prima attività, al 100 per cento, 24 ore su 24.

I PRIMI PASSI CON IL BLOG
Durante la mia attività in negozio – You Store – stavo un po’ su internet, su MySpace, iniziava a esserci Facebook, promuovevo gli stilisti indipendenti, i viaggi che facevo. Poi mi sono detta, perché no? Perché non apro un blog? Così quattro anni fa ho aperto questo blog che si chiama joujouvilleroy.com. E da lì ho cominciato a inserirci dentro tutto quello che mi piaceva, e poi è esploso.

A MILANO DA TANTO (E DA POCO)
Sono a Milano da quando avevo 15 anni e prendevo il mio trenino da Torino per venire a fare il sabato pomeriggio in via Torino… In realtà sono effettivamente milanese da settembre perché mi sono da poco trasferita.

MILANO È
Una città meravigliosa, che ha tutto quello che non ha Torino.

MARKETING E PUBBLICITÀ
Sono laureata in Marketing e comunicazione, non avevo scelto la specializzazione nella moda perché volevo fare pubblicità.

MAMMA COMMERCIANTE
Il negozio l’ho aperto da sola, da quando sono piccola ho sempre lavorato come commessa nei negozi. Mia madre ha un negozio di abbigliamento da cinquant’anni quindi era un po’ in casa (questa cosa). Mi sono messa a lavorare in questo negozietto, che poi è diventato mio. I proprietari a un certo punto non se la sono più sentita di andare avanti. Era un monomarca di creazioni che facevano loro.

PERCHÉ NO?
E ho detto perché no? Questo (succedeva) un mese prima della laurea. Quando mi sono laureata, me lo ricorderò sempre, il pomeriggio ho detto: “Va bene, ciao a tutti. Vado a lavorare”. E avevo chiuso la mattina con il cartellone in vetrina con la scritto ”Oggi mi laureo, perciò stamattina non ci sono”.

LA TUA STRADA, IL TUO LAVORO
La figata di questo lavoro è che ci sei tu al 100 per cento. E quindi dipende da te la strada che condividi con gli altri, che stai intraprendendo, che vuoi comunicare… Quindi c’è quella che ha un taglio giornalistico, e quindi non pubblica foto di sé ma solo foto ispirazionali, e dà più importanza al testo che sta scrivendo. Ci sono quelle che si dedicano solo a se stesse perché nella vita vogliono fare solo le modelle e quindi tutti i giorni pubblicano solo foto di shooting editoriali. Altre che invece si occupano di lifestyle, che è quello di cui mi occupo io.

MODA, VIAGGI E FOTOGRAFIA
Il mio taglio editoriale è lifestyle perché all’interno c’è un po’ tutta la mia storia, i miei viaggi, la passione per la fotografia, che ho da sempre. Le mie foto sono sempre molto curate, con le luci giuste e tante altre cose. Secondo me lo puoi notare se apri il mio blog, apri o il mio Instagram, i miei social… E poi, visto che è diventato un lavoro, i lavori… E le collaborazioni che faccio sia come modella che come art director.

INFLUENCER O BLOGGER?
Digital influencer è molto meglio… Fashion blogger è una cosa tremenda che abbiamo cercato di eliminare con molta fatica.

I RIFERIMENTI
Non c’è proprio qualcosa o qualcuno a cui aspiro, mai pensato ”voglio diventare direttore di…” o “mi ispiro a…”. No.

UN ESERCITO DI FOLLOWER
Al momento se parliamo di social in generale è un po’ difficile quantificare… Solo su Instagram io ne ho 404 mila.

INFLUENCER E CONFLITTI
È un mondo soprattutto di donne, quindi direi che è molto conflittuale.

NUOVE LEVE E GIORNALISTE
Si è aperto un po’ un dibattito perché c’è stato un po’ paura di queste, chiamiamole così, nuove leve di questo nuovo lavoro digitale… Adesso devo dire che, almeno io, ho bellissimi rapporti con tutte. Sono queste, in realtà, le vere soddisfazioni… Adesso tutte (le giornaliste) si rendono conto che quello che hai da dire è anche qualcosa di intelligente.

AIUTO ARRIVANO LE RAGAZZE
All’inizio c’era paura. Sai, arriva un’orda di ragazze nuove, carine, ben vestite e si pensa subito che siano stupide, che non abbiano niente da dire o che siano arricchite e basta. Non è assolutamente il mio caso. Ben vestita sì, e meno male, ma con poco…

GUIDARE UN GIORNALE?
Un giornale nuovo sì, un giornale che ha già una storia, un peso, mi sembrerebbe un po’ troppo in questo momento.

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LAVORO, REGOLE DI INGAGGIO
Mi mandi una bella mail, si valuta se è un tipo di collaborazione corposa oppure se si tratta solo di conoscersi, prendere un caffè per capire se c’è la possibilità di fare qualcosa insieme. In questo caso ci sono io e solo io che rispondo, se invece c’è altro da due anni ho una agenzia di management a Milano, la Next, che c’è anche a Parigi, New York, Los Angeles e Londra, e con il mio agente ci occupiamo di capire se è una collaborazione interessante.

QUANTO SI GUADAGNA?
Dipende… Dal fatto di aver scelto un’agenzia e aver costruito insieme un rapporto nuovo, visto che che è un tipo di lavoro nuovo per entrambi e ha già portato risultati molto interessanti.

TESTIMONIAL
Quest’anno sono la testimonial italiana di L’Oreal, una campagna pubblicitaria tradizionale che esce a brevissimo.

MODELLA?
Come modella lascio il tempo che trovo. Ce ne sono talmente tante di modelle altissime, biondissime, e con gli occhi azzurri… Io piaccio perché… Vabbè, sicuramente posso piacere esteticamente, ma anche per energia e positività E anche quella che è la mia storia personale, digitale e no.

ATTRICE?
È una cosa a cui mi sto interessando… Ho avuto una piccola parte in Zoolander 2.

LA FORMAZIONE
Facendo tanti video, soprattutto tante produzioni, creandole anche in certe situazioni… E come fare l’attrice: ci sono le battute, i lavori che fai…

DOVE VUOLE ARRIVARE?
È una domanda che ultimamente mi faccio spesso perché sono successe tante cose. E allora dovrò di nuovo mettere insieme le carte. Ci sono svolte nuove adesso a prescindere dal fatto che mi piacerebbe tantissimo provare a fare cinema. Però, chi lo sa…

REGISTI DA SOGNO
Se vogliamo sognare in grande direi Wes Anderson. Con lui potrei anche stare zitta in un angolo con una carta da parati colorata rosa… Starei benissimo con i capelli un po’ con le onde… Oppure mi piacerebbe recitare per Sofia Coppola, un altro genere di cinema ma sempre molto interessante.

LA CARTA IN PIÙ
Secondo me il fatto di aver lavorato. Ho fatto di tutto, io: la commessa, la cameriera fino a tarda notte, ho distribuito volantini, ho lavorato anche in discoteca…

CUBISTA IN DISCOTECA
Mi occupavo delle serate universitarie e di questo gruppo di ragazze che ballavano. Ovviamente io adoro ballare, così ogni tanto non potevo non essere li (a ballare) anch’io.

MODA A MILANO
La mia moda a Milano era indubbiamente quella di via Torino (quando ero una ragazzina). Mi ricordo via Torino, mi ricordo Purple e Frip. Negozi meravigliosi. Purple purtroppo non esiste più, Frip ce la fa (ancora)… Per me la via dei negozi non era via Montenapoleone, all’epoca non sapevo neanche che cosa fosse una borsa di Chanel, lo dico quì davanti a tutti… Ero un altro tipo di donna: andavo a comprare da Tre Esse le felpe della Santa Cruz e le scarpe Globe, perché con tutti gli amici skater mi vestivo da alternativa… Ecco, questa è la mia storia. Solo con un po’ di successo ho cominciato a conoscere Dior, Yves Saint Laurent, Armani…

LA MIA CITTÀ
Tutta la zona di Cinque Giornate, via Cadore, Spartaco. È una zona affascinante perché somiglia un po’ a Torino, è molto liberty, le case hanno soffitti altissimi e parquet. Quello che piace a me.

IL PROSSIMO RISCHIO
Rischio qualcosa con questa art direction di altri brand nel campo digitale. È un rischio, ma bisogna tuffarsi.

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L’EQUIVOCO PIÙ FREQUENTE
Che ho un armadio gigantesco e spendo tutto quello che guadagno per comprare vestiti. Non è assolutamente vero. In realtà me li prestano. Ma va benissimo così, non voglio riempire la casa di vestiti. Ho un retaggio da commessa, chiamiamolo così, non riesco a spendere per un oggetto una cifra molto alta. Arrivo da un altro mondo, sono stata per anni dietro quello che è la moda, non sono solo un’acquirente, so come sono fatte le cose, dove nascono, che prezzo hanno.

IL PREZZO DI UNA FOTO SU INSTAGRAM?
Il giusto. Se tu vai di là dal mio agente e glielo chiedi, lui ti dà il permesso, i poi te lo dico. (Altrimenti) Non posso…

LA CAZZATA DELLA VITA
La cazzata della vita è un tatuaggio sulla schiena orribile. Ho diversi tatuaggi di cui sono proprio fiera, mi piacciono, li ho fatti più di 10 anni fa, anzi molto più di 10 anni fa. Un altro più vecchio sulla schiena è più grande ed è proprio una cazzata che ho fatto. No, non si può (farlo vedere), è giù sulla schiena… Lo farei anche vedere, ma in realtà è proprio brutto. Fatto quando andavano i tatuaggi Maori a Torino, sempre lì torniamo, ai Murazzi, la musica, l’alternativa. Ecco, quella è proprio una cazzata.

LA COSA PIÙ ILLEGALE CHE HO FATTO
Ho curiosato nel bagagliaio di una macchina che era stato lasciata assolutamente aperta, vicino a una discoteca tanti anni fa.

RIVINCITE
Le rivincite non le ho ancora avute tutte. Sì qualcosina, tre-quattro…

NOTE STONATE
Il pregiudizio, l’invidia, i malumori generali, le preoccupazioni…

CATTIVERIA PIÙ RICORRENTE
Che sono una stronza. Sono una stronza con le persone con cui bisogna essere stronze.

COSA SI NOTA DI PIÙ
Sicuramente come sono vestita, chi mi accompagna, ai tempi in cui non ero felicemente fidanzata.

MI SPOSO PRESTO
Sì, mi sposo il prossimo anno.

FIGLI?
No… Fare figli, al momento, non è la mia vocazione. Non lo è mai stata, in realtà.

L’ULTIMA INVIDIA
L’ultima volta che ho invidiato qualcuno è stata una cosa tipo Selena Gomez per Justin Bieber… Queste sono le donne che invidio.

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