100 euro in più sullo stipendio riservati a alcune categorie di lavoratori dipendenti. Scopriamo quali sono.
L’inflazione e il carovita sono due aspetti che non lasciano tranquilli gli italiani in questo periodo. L’aumento delle bollette e dei prezzi in ogni ambito della quotidianità, sta rendendo le cose sempre più complicate. Molti italiani, infatti, riescono ad arrivare appena a fine mese. Altri, invece, sono costretti a effettuare vere e proprie rinunce.
Anche dal punto di vista occupazionale, la situazione non è delle più rosee. Il tasso di disoccupazione nel nostro Paese, infatti, si attesta al 7,8%. Molti lavoratori, poi, hanno occupazioni precarie, stagionali e non sempre stabili.
Gli stipendi, in molti casi, non sono molto elevati. Milioni di italiani, quindi, vivono questo periodo con molta ansia e delusione. La speranza è che le cose possano gradualmente migliorare nel futuro prossimo.
Considerata questa situazione generale, sapere di poter contare su un aumento di stipendio o su qualche soldo in più a fine mese fa enormemente piacere.
In questo articolo evidenziamo le categorie di lavoratori che potranno beneficiare di 100 euro in più al mese sulla propria busta paga. Ecco tutto quello che c’è da sapere su un argomento che non lascia di certo indifferenti le persone. Scopriamo il tutto insieme.
I bonus o i trattamenti integrativi sullo stipendio sono, solitamente, riservati ai lavoratori appartenenti a una fascia di reddito medio-bassa. La stessa cosa avviene nel caso specifico che menzioneremo in questo articolo. Ecco tutte le informazioni in merito ai 100 euro in più sulla busta paga.
Ci riferiamo all’ex Bonus Renzi, quello sugli 80 euro in più, per intenderci. Il trattamento integrativo ha cambiato forma e non prende più il nome del politico. Anche la somma è leggermente aumentata. Il tutto è stato possibile grazie alla nuova riforma fiscale in atto nel nostro Paese. Che cosa è accaduto? Quali cambiamenti ci sono rispetto a prima?
Il Bonus Renzi è stato in vigore fino al 2020 ed era pari a 80 euro al mese (per 13 mensilità). Esso spettava a tutti i lavoratori dipendenti con un reddito annuo non superiore ai 24 mila e 600 euro. Al superamento di questo limite, esso era riconosciuto con una somma progressivamente minore fino ai 26 mila e 600 euro di reddito.
La riforma fiscale ha permesso di aumentare questo trattamento integrativo – esso non concorre alla formazione di reddito – fino a 100 euro mensili. Chi riceve in busta paga questo prezioso aiuto? Ecco i lavoratori che beneficiano di tale somma.
Come anticipato, il Bonus Renzi è stato sostituito da un nuovo trattamento integrativo sugli stipendi per alcuni lavoratori dipendenti. Non tutti, però potranno ricevere i 100 euro in più mensili in busta paga. Il bonus potrà essere ricevuto solo dai lavoratori al di sotto di un determinato reddito. Esso è cambiato rispetto a prima. Scopriamo tutti i dettagli in merito.
A ogni lavoratore dipendente verranno dati 100 euro in più al mese sullo stipendio, nel caso in cui il suo reddito complessivo annuo non sia superiore ai 15 mila euro. Le cose cambiano, quindi, per i lavoratori con reddito superiore a tale soglia.
Il lavoratore dipendente che ha un reddito fino a 28 mila euro, potrà veder accreditato il trattamento integrativo di 100 euro solo in presenza di alcune particolari condizioni. Quali? Solo le la somma di tutte le detrazioni fiscali dovesse essere maggiore dell’imposta lorda dovuta.
Il trattamento integrativo sarà dato anche ai beneficiari della Naspi, vale a dire ai lavoratori dipendenti che hanno perso il proprio posto di lavoro. L’accredito anche in questo caso è del tutto automatico.
I 100 euro in più, invece, non sono previsti per tutti i lavoratori dipendenti con reddito maggiore a 28 mila euro, ma non solo. Anche i pensionati, gli autonomi con partita IVA e i titolari di redditi professionali non vedranno accreditati sul loro conto corrente questi “famosi” 100 euro in più.