Tra gli aumenti degli stipendi previsti per questo 2023, una categoria in particolare vedrà un bell’incremento. Ecco di chi si tratta.
Come abbiamo sicuramente potuto constatare, il 2023 è iniziato all’insegna degli aumenti a beneficio dei cittadini. Chi più e chi meno, tutti tra pensionati e lavoratori dipendenti beneficiano da quest’anno di una somma aggiuntiva ogni mese. Ma c’è una categoria specifica di lavoratori che vedrà un gran bell’aumento e nonostante questo alcune famiglie potrebbero non essere propriamente soddisfatte. Vediamo perché.
Gli aumenti di stipendio del 2023
Grazie all’approvazione della Legge di Bilancio, sono state approvate diverse misure volte al sostentamento di cittadini e famiglie. Nel momento di crisi che sta vivendo il nostro paese, bonus e manovre per incrementare stipendi e pensioni sono più che ben accetti. Molte famiglie infatti si trovano in seria difficoltà con il pagamento delle utenze e nel fare la spesa, senza contare che il caro bollette e l’aumento dei prezzi arrivano dopo due anni di pandemia che hanno causato riduzione degli incassi per molte attività e chiusura per altre. Un periodo quindi abbastanza difficile per gran parte del Paese, che spera di riuscire a risollevarsi grazie ai provvedimenti che si stanno introducendo. Tra le altre, proprio per aiutare il più possibile i lavoratori, è stata confermata anche la manovra per il taglio del cuneo fiscale.
Di cosa si tratta esattamente? Il taglio del cuneo fiscale non fa altro che andare a ridurre le tasse che vengono pagate in busta paga, ovvero quello che viene detratto dal lordo per ottenere il netto. Di conseguenza, il netto risulterà maggiorato e gli stipendi saranno più alti. La misura riguarda tutti i lavoratori dipendenti ed è in vigore già dal mese di gennaio.
Alcuni adeguamenti di contratto però non sono andati come previsto e, in assenza di accordo, è previsto un adeguamento all’80% dell’inflazione. Questo renderà felici alcuni dipendenti ma sarà una notizia più amara per alcune famiglie. Perché? Scopriamolo insieme.
Chi beneficia dell’aumento di stipendio legato all’inflazione
Un aumento di stipendio che al contempo rende alcuni felici e altri un po’ meno.
La fortunata categoria che vedrà un notevole aumento è quella di colf, badanti e babysitter. Il Ccnl relativo al lavoro domestico prevede infatti che in caso di mancato accordo tra le associazioni datoriali, si debba far seguito all’articolo 38, che prevede una variazione a seguito dell’adeguamento all’80% rispetto all’inflazione. I dati presi in considerazione si basano sui rilevamenti da parte dell’Istat al 30 novembre. Nel novembre dello scorso anno si registrava un’inflazione pari all’11,8%, di conseguenza gli stipendi vedranno un aumento pari al 9,44%.
Si stima che per una badate impiegata full time l’aumento sia di circa 109 Euro, vale a dire 1308 Euro in più nell’arco di un anno. Di conseguenza, le famiglie che hanno regolarmente assunto colf, badanti e babysitter si troveranno a pagar loro uno stipendio più alto.