Per alcuni pensionati è previsto un bonus oltre i già chiacchierati aumenti delle pensioni. Ecco chi sono i fortunati e quanto riceveranno in più
Una recente comunicazione da parte dell’INPS ha reso noto che dal mese di febbraio è prevista l’erogazione di una rivalutazione generale delle pensioni per tutti i pensionati che a gennaio non hanno visto incrementi. Ci sono state infatti alcune categorie che non hanno potuto usufruire del tanto atteso incremento del cedolino pensionistico. Vediamo di cosa si tratta.
Il tanto atteso aumento delle pensioni
Con l’approvazione della Legge di Bilancio, le pensioni hanno visto una rivalutazione e di conseguenza un aumento. Molti pensionati però non hanno potuto usufruire dell’accredito maggiorato a causa di ritardi da parte dell’INPS.
Inoltre per tutti i pensionati che percepiscono la pensione minima con un’età superiore ai 75 anni, è previsto un ulteriore incremento. Per questa categoria l’assegno minimo mensile passa infatti da 525 Euro a 600 Euro. Ma a partire da febbraio 2023 l’assegno minimo per gli over 75 sarà ancora più sostanzioso, in quanto il governo applicherà una rivalutazione perequati, portando l’assegno minimo a 697 Euro. L’erogazione delle nuove pensioni maggiorate avverrà tramite l’INPS a partire dal 1 febbraio. Come sempre, il calendario per l’erogazione presso gli uffici postali seguirà l’ordine di iniziale del cognome.
Avranno una rivalutazione pari al 100%, quindi piena, tutti coloro che percepiscono assegni pensionistici non oltre 4 volte il minimo, vale a dire tutti coloro che rientrano nei 2.101,52 Euro. Per le categorie con assegni maggiori, divise in sei fasce, la percentuale diminuirà con l’aumentare dell’importo percepito.
Le cifre delle rivalutazioni
Prendendo come esempio coloro che percepiscono una pensione lorda di 2.626 Euro, ad esempio, riceveranno un aumento pari a circa 160 Euro, mentre chi percepisce fino a 3.150 Euro potrà usufruire di 120 Euro in più. Come anticipato la rivalutazione piena al 100% spetta solo a coloro i cui assegni non superano il minimo di 4 volte. Tra questi ci sono i fortunati che hanno già potuto usufruire degli aumenti nel mese di gennaio.
Per tutte le alte fasce, gli aumenti si articolano secondo una tabella che riporta le sei fasce di reddito, inclusa quella che prevede la rivalutazione al 100%. Per tutti i pensionati che percepiscono un assegno fino a 2.696,90 Euro lordi, la rivalutazione sarà all’85%, e l’aumento sarà pari al 6,2%.
Coloro che hanno un cedolino mensile che rientri nei 3.152 Euro lordi vedranno una rivalutazione del 53% che si traduce in un aumento del 3,8. I pensionati che ogni mese ricevono fino a 4.200 Euro lordi avranno una rivalutazione del 47%, ovvero un aumento del 3,4% sull’importo.
Salendo alle pensioni che arrivano a 5.250 Euro lordi, diminuisce la percentuale relativa alla rivalutazione, che è del 37%, per un aumento del 2,7%. Invece per tutti i pensionati che superano i 5.250 Euro lordi è prevista una rivalutazione del 32%, ovvero un incremento del 2,3%.
Ovviamente tutti coloro che non hanno potuto usufruire dell’aumento a gennaio, si vedranno corrispondere gli arretrati.