1,528 euro di arretrati sulla pensione di marzo: ecco per chi e quando arrivano

Arrivano grosse novità per i pensionati di tutta Italia, che a marzo del 2023 riceveranno pensioni corpose ed interessanti grazie alla rivalutazione e agli arretrati.

aumenti
aumenti- imilanesi.nanopress.it

A marzo, i pagamenti che l’INPS dovrà erogare riguardano soltanto i pensionati che ricevono più di 2.101,52 euro. La somma equivale a quattro volte il trattamento minimo.

Per quanto riguarda le pensioni inferiori al trattamento minimo, l’istituto ha provveduto a pagare la rivalutazione del 100% a gennaio.

Ecco chi riceverà pensioni maggiorate nel mese di marzo 2023

Tramite una nota l’Inps, ha chiarito ai contribuenti che la rivalutazione delle pensioni a marzo sarà calcolata a seconda dell’importo annuale in pagamento, proprio come è stato previsto dalla legge di bilancio.

Sempre nel corso del mese di marzo, verranno pagati anche gli arretrati dei mesi di di gennaio e febbraio del 2023. Per cui molti pensionati avranno la fortuna di ricevere delle pensioni ricchissime.

Coloro che hanno ricevuto una pensione di importo uguale o inferiore a 2.101,52 euro nel corso del 2022 hanno già ricevuto il pagamento a gennaio per cui il prossimo tornerà alla normalità.

Si tratta di un passo decisivo, avanti, importante, per coloro che hanno pensioni superiori rispetto alla soglia prestabilita, dato che questi utenti riceveranno la rivalutazione prendendo in considerazione l’importo annuale pagato.

Calcoli sulla rivalutazione delle pensioni
Calcoli delle pensioni – imilanesi.nanopress.it

Legge di bilancio, l’INPS mette in pratica tutte le nuove misure per i pagamenti delle pensioni superiori a 2.101,52 euro

In poche parole, l’Inps sta mettendo in atto tutte le misure che sono state stabilite mediante la legge di bilancio a favore della rivalutazione delle pensioni e di tutte le prestazioni assistenziali.

Nel mese di marzo lo farà attenzionando in modo particolare coloro che ricevono più di 2.101,52 euro mensili.

Chi riceverà 1528 euro nel mese di marzo

Ovviamente i pagamenti saranno diversi per tutti quanti. Per alcuni pensionati cambierà pochissimo, per altri invece tutto il contrario.

Per esempio grazie alla nuova legge di bilancio coloro che nel 2022 prendevano una pensione da 1525,50 euro, nel 2023 riceveranno 1528 euro, con 39 euro di arretrati.

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Cambiamenti in vista con la riforma previdenziale, cosa succederà in Italia

Successivamente cambieranno molte cose soprattutto in vista della riforma previdenziale complessiva che è stata annunciata più volte nel corso di questi ultimi mesi e poi è stata rinviata al 2024.

Nella legge del 2023 sono presenti soltanto misure sperimentali. E poi non mancano le proroghe e incrementi per quanto riguarda gli assegni più bassi ma sarà tutto da valutare.

La spesa pensionistica è cresciuta del 7,9% per quanto riguarda il 2023 a seguito della rivalutazione e continuerà a crescere molto probabilmente nel corso dei prossimi mesi.

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Ecco quali sono i programmi del nuovo Governo, cosa cambierà nei prossimi mesi e chi sarà interessato da vicino

Ma non finisce qui perché il Governo agirà anche per fare maggiore flessibilità in uscita e all’accesso alla pensione. Il motivo è principalmente uno, il ricambio generazionale, fondamentale soprattutto per alcune categorie di lavoratori

Si parla per esempio dell’ampliamento del Contratto di espansione, di anticipo pensionistico in particolare per i lavoratori a 5 anni dalla pensione di vecchiaia oppure dalla pensione anticipata.

Si agirà anche sull’ape sociale, in modo particolare si mira ad allargare la platea dei lavoratori che svolgono mansioni gravose, con l’abbassamento dei requisiti contributivi necessari.

Poi non si può non parlare della proroga opzione donna oppure del passaggio da Quota 100 a Quota 102. Questa permette di andare in pensione a 64 anni di età e 38 di contributi.

Il nuovo governo in parole povere vuole correre ai ripari e soccorrere tutti coloro che sono impegnati a svolgere lavori usuranti.

Il tutto favorendo allo stesso tempo i meccanismi della staffetta generazionale. Così facendo si dà la possibilità ai giovani di accedere al mondo del lavoro più in fretta e senza troppi disagi.

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