1600 euro di bonus per le donne: ecco cosa bisogna sapere a tal proposito. Sembra che basti solo 1 requisito per ottenerlo. I dettagli su come funziona e su tutto quello che si può ottenere. Informazioni precise su aiuti importanti.
Un aiuto economico importante per le donne che devono disporre di questo specifico elemento, per poterne usufruire nel 2023. Ecco tutti i dettagli riguardanti questa tipologia di bonus. Un bonus dedicato alle donne durante la loro gravidanza: cosa spetta precedentemente al parto e successivamente? Di seguito troverete tutte le informazioni su tale argomentazione.
1600 euro di bonus per le donne: come funziona un aiuto per chi è incinta
Come accennato poco fa si parla di uno specifico bonus a favore delle donne. Ovvero del bonus gravidanza.
Il bonus gravidanza rientra tra quelli stabiliti per aiutare concretamente le donne e le famiglie, nel corso della gravidanza e del periodo attinente la maternità.
Come la maggior parte di noi saprà, si tratta di una condizione importantissima per ogni donna, ma allo stesso tempo comporta notevoli spese che al giorno d’oggi non tutti riescono a sostenere senza problemi.
Per questo motivo si è deciso per diversi tipi di agevolazioni nonché di contributi economici, adatti per supportare efficacemente il reddito familiare durante questo periodo così delicato per una donna.
Precedentemente le donne potevano beneficiare del bonus gravidanza, ora sostituito dall’assegno unico.
Internamente a questo aiuto è previsto un premio correlato alla nascita.
In aggiunta ci sono ulteriori aiuti, come quello emesso dai Comuni per le neomamme prive di un’occupazione lavorativa e di copertura a livello assicurativo.
Inoltre ci sono pure altre tipologie di benefici come l’esenzione al ticket e le detrazioni relative alle spese effettuate, per l’ottenimento di un rimborso parziale.
Di seguito troverete tutto ciò che riguarda quello che spetta a ogni donna nel periodo della sua gravidanza.
Il supporto per le donne che non lavorano: ecco di cosa si tratta
Le donne che non hanno una copertura previdenziale obbligatoria, possono effettuare l’apposita domanda al proprio comune, inerente il bonus gravidanza dedicato alle mamme disoccupate.
Infatti chi risulta senza occupazione e dispone di un ISEE inferiore alla cifra di 19.185,13 euro, può contare su una forma di sostegno basata su un importo corrispondente a 383,46 euro che si potrà ricevere per 5 mesi.
Con queste 5 mensilità l’importo totale equivale a 1.917,3 euro che si possono ricevere in un’unica soluzione.
L’attuazione dell’evento permette di fare la richiesta al Comune di residenza e le tempistiche per la domanda sono di 6 mesi, a partire dalla data del parto.
Le donne disoccupate in gravidanza possono usufruire di agevolazioni dal punto di vista fiscale. Uno di questi aiuti si basa su una forma di rimborso collegato alle spese di tipo medico. A queste ultime, quindi, si includono pure i medicinali acquistati per la gravidanza e le ecografie. Ciò in quanto rientrano tra le spese mediche per le quali si può fare richiesta del rimborso, tramite la dichiarazione dei redditi.
In più la donna incinta può ottenere l’esenzione al ticket sanitario, per quanto concerne determinate spese. In questo caso si fa riferimento alle abituali visite dal ginecologo, i corsi di accompagnamento ideati per la nascita, l’assistenza al puerperio e tutte quelle prestazioni segnalate a proposito.
Quando sopraggiunge un pericolo di aborto, per via dello stato di pericolo per la mamma o per il feto, c’è l’esenzione del ticket per tutte le visite specialistiche di tipo ambulatoriale, utili per effettuare il monitoraggio dello stato di gravidanza.
1600 euro di bonus per le donne: un importante sostegno affiancherà l’assegno unico
Tra le diverse agevolazioni previste per il 2023, c’è pure il Bonus Gemelli introdotto dal Governo della Meloni.
Un aiuto che dovrebbe affiancarsi all’assegno unico, con l’apposita misura da applicare per i genitori che fanno nascere dei gemelli. Questo specifico bonus, però, è fattibile per queste famiglie per i primi 3 anni di vita dei loro figli gemelli.
Un contributo che quindi durerà per tre anni e corrisponde a 100 euro che si unirà all’importo erogato mediante l’assegno unico.
Si tratta pertanto di un modo da parte del Governo, di rafforzare concretamente i supporti emessi nei confronti di queste famiglie.
In cosa consiste il premio nascita collegato all’assegno unico: ecco cosa sappiamo
L’assegno unico di genere universale è idoneo per il figlio minorenne a partire dal settimo mese di gravidanza. In questo caso la donna incinta potrebbe aver diritto al massimo a 3 mensilità aggiuntive di assegno unico. Però per ricevere questo bonus extra, si potrà effettuare la richiesta solo alla nascita del figlio.
Un aiuto economico composto da queste due o tre mensilità aggiuntive, liquidato mediante una soluzione al pagamento della prima mensilità.
Stiamo parlando del premio nascita che si calcolerà basandosi sull’ISEE valido nel periodo in cui si fa la richiesta tramite l’apposita domanda.
A partire dal mese di gennaio del 2023 coloro che dispongono di un ISEE più basso della cifra di 16.215 euro potrà usufruire di un assegno unico corrispondente alla somma di 189,20 euro mensili.
Invece chi supera tale soglia, potrà beneficiare di un importo minore equivalente a 54,10 euro al mese. Questo per chi ha un ISEE che supera la cifra di 43.240 euro.
Per merito di tutti questi aiuti, una donna incinta potrà contare su appoggi reali da parte del Governo.
Insomma sulla base di quanto detto sinora sicuramente queste donne potranno contare su aiuti concreti e che possono fare davvero la differenza. Aiuti che possono far tirare un sospiro di sollievo a donne che di preoccupazioni già ne hanno tante. Ecco che aiutarle da un punto di vista economico è sicuramente qualcosa di importante e utile.