Sapevi che ci saranno -200 euro di bonus ad una categoria di pensionati? Dall’Inps arriva una brutta sorpresa, ecco come verranno detratti sul cedolino.
Il governo con il bonus 200, ha introdotto una forma di sostegno economico per i lavoratori e i pensionati, con redditi medio bassi. Mentre per dipendenti e pensionati l’aiuto economico viene automaticamente corrisposto, per alcune categorie va richiesto seguendo specifiche regole.
Tale misura economica, personale e non cedibile, è stata ideata al fine di contrastare il caro bollette e il caro vita.
Il bonus di 200 euro o indennità una tantum di duecento euro, introdotto grazie al decreto aiuti varato dal governo mesi fa, spetta di diritto ai cittadini italiani pensionati aventi un reddito inferiore o pari ai trentacinque mila euro annui. Tale misura di sostegno per i pensionati, viene erogata dall’Inps in modo autonomo, direttamente nel cedolino della pensione.
Si tratta di una somma che viene corrisposta d’ufficio, che non costituisce reddito ai fini fiscali ma reddito di prestazione ai fini assistenziali e previdenziali.
L’indennità di 200 euro netti destinata ai lavoratori, pensionati, professionisti disoccupati e lavoratori autonomi, nel caso dei pensionati, invalidi civili e dei lavoratori dipendenti, è stato erogato in maniera automatica.
Le altre categorie aventi tutti i requisiti per richiedere il bonus, hanno inoltrato l’apposita domanda tramite il servizio on line o il numero verde messo a disposizione dall’Inps. Al bonus di 200 euro, è stato aggiunto pure il bonus di 150 euro per i lavoratori e i pensionati con un reddito non superiore ai ventimila euro.
L’inps a breve potrebbe trattenere tali bonus, erogato sulla base di dati parziali sulla situazione reddituale degli idonei. Infatti, se sono stati valutati dati parziali e non complessivi, alcuni pensionati e lavoratori dipendenti, potrebbero non rientrare in tale forma di aiuto e dovranno restituire il bonus.
Se in seguito a un attenta e approfondita verifica, tramite dichiarazione dei redditi del 2022, il pensionato o il lavoratore supera i requisiti di reddito, dovrà restituite le due indennità altrimenti ha il diritto di mantenerle.
I beneficiari del bonus 200 euro, nel mese prossimo, in seguito a tutta una serie di accertamenti e conguagli di tipo fiscale e previdenziale, in alcuni casi dovranno restituirlo.
Nel caso dei pensionati che per errore hanno ricevuto il bonus, per via di altri redditi non resi noti dai percettori, dovranno ovviamente restituirlo. Lo stesso discorso vale per i dipendenti, che avranno ottenuto il bonus superando le soglie di reddito stabilite dal decreto.
A causa del non aggiornamento dei dati reddituali negli archivi dell’Inps, alcuni lavoratori e pensionati dovranno rinunciare al bonus se non rientrano nei limiti di reddito.
I pensionati che chiaramente non hanno ottenuto il bonus, ma rientrano nei requisiti e nei limiti reddituali previsti dalla norma, possono comunque fare richiesta rivolgendosi a un patronato. Dato che tale misura, non è stata inserita nella Legge di Bilancio del 2023 resterà una tantum.
Di recente l’Inps ha reso noto la procedura per fare domanda di riesame, per i professionisti e lavoratori, che pur avendo i requisiti non hanno ottenuto il bonus.
Inoltre, i cedolini della pensione per gli assegni con importo sopra i 2,100 euro, saranno più bassi, per via di conguagli Irpef e delle addizionali regionali e comunali relative all’anno 2022.