C’è un bonus di 2.100 Euro che può essere richiesto dalla maggior parte delle famiglie. Ecco di cosa si tratta e come fare per riceverlo.
Come è ormai noto, la Legge di Bilancio 2023 ha dato ampio spazio ai bonus. Tra questi i più diffusi sono senza ombra di dubbio quelli volti a sostenere le famiglie e le spese quotidiane. Alcuni bonus sono stati riconfermati, mentre altri sono stati istituiti appositamente per la situazione economica del nostro paese. Vediamo nel dettaglio quali sono e come aderire.
Il bonus da 2100 Euro, di cosa si tratta
Sono davvero molti i nuovi bonus previsti per tutto il 2023, come altrettanti sono quelli che erano già in vigore e che sono stati prorogati.
Tra le riconferme troviamo l’Assegno unico e universale per i figli. Questo bonus racchiude in sé il bonus nascita (o adozione), l’assegno di natalità e l’assegno dedicato al nucleo familiare che veda la presenza di almeno tre figli. Sono incluse inoltre le detrazioni fiscali per i figli fino ai 21 anni di età.
Il termine “universale” ha però un’ulteriore connotazione. È infatti garantito a tutti i nuclei familiari, anche in misura minima, sia che i genitori siano entrambi occupati lavorativamente o meno. Nel dettaglio, questo bonus spetta a ogni famiglia con un figlio minore a carico e per i neonati a partire dal settimo mese di gravidanza della madre.
Non solo bambini però, perché si potrà usufruire del bonus anche con i figli maggiorenni a carico, entro i 21 anni e nel caso in cui essi frequentino corsi di formazione scolastica, professionali o siano iscritti all’università. La platea si estende anche ai figli, sempre entro i 21 anni, che svolgono tirocini o attività lavorative ma che non abbiano un reddito complessivo superiore a 8.000 Euro l’anno. Il bonus è valido anche qualora i figli siano registrati come disoccupati in cerca di lavoro.
Gli importi dell’assegno unico per le donne
Come per la maggior parte dei bonus erogati, anche quello riguardante l’assegno unico prevede un importo variabile in base al reddito percepito e in base all’età dei figli a carico.
Ad esempio, con un figlio minore a carico e un reddito complessivo annuo che non superi i 15.000 Euro, l’importo mensile sarà pari a 175 Euro, vale a dire ben 2.100 Euro di assegno nel corso di un anno, mentre per figli maggiorenni entro i 21 anni l’importo previsto è di 85 Euro al mese, ovvero 1.020 euro annui.
Richiedere l’assegno unico è molto semplice, è sufficiente inoltrare la domanda a partire dal 1 gennaio di ogni anno, e la richiesta farà riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione fino al mese di febbraio dell’anno seguente. La richiesta va inoltrata ogni anno ed è necessario specificare per quanti figli si sta facendo domanda per la richiesta dell’assegno unico.