Elly Schlein. La neo segretaria del PD ha pronunciato un discorso sentito in occasione di una manifestazione per il 25 Aprile (Festa della liberazione) a Milano. Quali sono state le sue parole
Il 25 aprile è una data molto importante per l’Italia poiché segna la fine della Seconda Guerra Mondiale e lo scioglimento dal regime nazifascista. In tutta Italia, le città celebrano la Festa della Liberazione con vari eventi e manifestazioni tra cui il tradizionale corteo che si tiene a Milano.
Anche quest’anno sono state migliaia a prenderne parte. Il capoluogo lombardo è una località importante per quanto riguarda la commemorazione di questo evento storico. Settantotto anni fa, infatti, Milano è stata la prima grande città italiana a essere liberata dalle forze nemiche.
Milano, corteo per la Festa della Liberazione: le parole di Elly Schlein
Alla manifestazione organizzata per il 25 aprile a Milano non sono stati invitati esponenti di rilievo del governo. L’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) della città meneghina, infatti, ha preferito non chiamare né il presidente del Senato (Ignazio La Russa) nè quello della Camera (Lorenzo Fontana). Il motivo riguarderebbe alcune dichiarazioni espresse da La Russa sui fatti Via Rasella. Ha asserito che non si sia trattata di una pagina gloriosa della Resistenza poiché (a suo dire) partigiani non avrebbero ucciso biechi nazisti delle SS ma una banda musicale di semi-pensionati.
Tra gli esponenti politici dell’opposizione, invece, era presente la neo segretaria del PD Elly Schlein. Ha partecipato al corteo posizionandosi davanti al carro del suo partito insieme a Sandro Ruotolo, Emanuele Fiano e altri membri.
Una volta che i partecipanti della manifestazione hanno raggiunto Piazza Duolo, Elly Schlein ha preso parola sul palco allestito per l’occasione. “Siamo qui a onorare la Resistenza”, ha detto. Ha poi continuato sostenendo che gli esponenti del PD sono attivi in situazioni simili non solo a Milano ma in tutte le manifestazioni d’Italia. “Lo facciamo con lo spirito di ricordare cosa è stata la dittatura nazifascista e cosa è stato il sacrificio di chi ha voluto liberarci e come riportare oggi quei valori all’attualità”, ha concluso.
Molto deciso anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che si è rivolto direttamente alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Certe cose se si sentono bisogna dirle ad alta voce, mettendoci la faccia”, ha esordito. Continua: “La Meloni in alcune occasioni pubblicamente ha mostrato una faccia decisa, ha urlato certe parole e certi slogan e quello che dovrebbe fare è mettere la faccia e dire con chiarezza e in maniera definitiva: siamo antifascisti”.