Sono in arrivo 288 euro in più sul cedolino di alcuni lavoratori. Di quale categoria si tratta? Scopriamo chi sono i fortunati a cui spetta questo aumento sullo stipendio!
Nel mese di gennaio le buste paga saranno più alte per alcuni lavoratori per effetto del taglio del cuneo fiscale. Gli effetti del taglio dei contributi Inps approvato con la legge di Bilancio danno luogo ad un effettivo aumento dello stipendio, che spetta comunque solo ai lavoratori che percepiscono massimo fino a 1.923 euro al mese.
A questi lavoratori è stato infatti riconosciuto un abbassamento dell’aliquota contributiva pari a tre punti e avranno diritto a 58 euro lordi di aumento mensili.
Invece, a coloro che hanno uno stipendio lordo fino a 2.692 euro al mese, è stato confermato un abbassamento di due punti dell’aliquota contributiva, dallo scorso già in vigore. A costoro arriverà un aumento di 54 euro lordi al mese. Ma invece, chi otterrà 288 euro di aumento sulla busta paga? Scopriamolo di seguito!
Quali sono le regole diffuse dall’Inps
Nella circolare emanata dall’Inps di recente sono stati specificate tutte le regole nuove approvate con la la legge di bilancio e riguardanti gli aumenti che verranno accreditati ai lavoratori per effetto del taglio del cuneo fiscale.
Gli incrementi diventano effettivi proprio in questo periodo e in essi sono compresi quelli per i lavoratori in ambito pubblico e in ambito privato, escluso i lavoratori domestici. La riduzione effettuata con il taglio del cuneo fiscale ha riguardato la quota contributiva versata dal dipendente.
Per coloro che percepiscono redditi fino a 1.923 euro al mese la quota passa dal 9,19% al 6,19%, mentre per coloro che non superano i 2.692 passa al 7,19%. E’ importante sottolineare che questi cambiamenti non avranno ripercussioni sulle loro pensioni in futuro e per legge verranno calcolate con pieno versamento. Ecco cosa accade nel dettaglio ai redditi di vari livelli e nello specifico quali sono i redditi che percepiranno un aumento di 288 euro.
Quali sono gli aumenti per i vari livelli di stipendio
Come detto prima, se la busta paga non è oltre i 1.923 euro lordi al mese, che per 13 mensilità corrispondono ad un importo di 25 mila annuali, l’aliquota contributiva scende di tre punti. Per esempio, chi percepisce al mese 1.200 euro avrà in più in busta paga 36 euro, che in precedenza erano 24.
Calcolato sulle 13 mensilità, si ottiene un guadagno di circa 28 euro al netto. Invece, per chi prende di stipendio al mese 1.900 euro, avrà in più in busta paga 57 euro calcolati al lordo, che erano 38 in precedenza e che comunque rimangono al netto sempre 38 euro.
Sono i lavoratori appartenenti a questa fascia ad ottenere il maggiore beneficio dal taglio del cuneo fiscale, visto che coloro che prendono di più ottengono un aumento pari a 40 euro circa al lordo, che al netto diventano 26 euro.
Invece, chi guadagna al mese 2.692, che sono all’anno 35 mila euro, in busta paga ottiene in più 54 lordi, che al netto sono pari a 30 euro.
A chi spetta l’incremento di 288 euro
Dopo aver chiarito come funziona la manovra approvata dal governo e gli sgravi del cuneo fiscale, dobbiamo comprendere a chi spetta invece l’incremento di 288 euro sul cedolino dello stipendio. Dai conti fatti, a percepire questo aumento saranno i lavoratori che come redditi annuali prendono 12.500 euro.
Dunque, a loro spetterà l’aumento di 288 euro, che corrisponde alla somma di 24,06 euro al mese moltiplicati per un anno. L’importo è frutto della decontribuzione al 3%, e ai percettori di uno stipendio annuale lordo di 12,500 euro spetteranno 24,06 al mese, che sommati per 12 mesi faranno 288,75 euro all’anno.
Come abbiamo visto, il taglio del cuneo fiscale produce i suoi frutti in termini di incremento di stipendio, che variano a seconda della fascia in cui rientrano i lavoratori!