Per chi ama le leggende, ci sono 5 borghi da visitare nei dintorni di Lecco che sono avvolti da storie misteriose.
Uno dei borghi assolutamente da visitare per chi ama questo genere di luoghi è Fiumelatte, un borgo di Varenna che prende il nome dall’immissario del Lario. Nasce dal Gruppo delle Grigne e dà, appunto, il nome al borgo.
È lungo soltanto 250 metri tanto che è il fiume più corto d’Italia. Nasce dal nulla a Marzo per poi svanire, nel caso in cui ci fossero poche piogge, a novembre. Fiumelatte è un corso d’acqua citato da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico.
E di per sé un mistero tanto che ancora oggi è un caso studio. Una delle leggende narra di una fanciulla bellissima dagli occhi azzurri che non riusciva a scegliere tra tre giovani pretendenti.
La sua scelta sarebbe ricaduta soltanto su colui che avrebbe rivelato l’origine del Fiumelatte. I tre giovani entrarono nella grotta del fiume, vi rimasero per diversi giorni e ne uscirono invecchiati di tantissimi anni.
Fiumelatte e la sua leggenda
Rimasero a vagare per giorni e giorni. Ritornarono poi dalla fanciulla, ma, dopo tre giorni dal loro ritorno, i giovani morirono. Da allora quella grotta viene considerata, da chi vive nella zona, maledetta.
Un’altra leggenda riguarda invece la Valsassina. Risale ai tempi dell’alto medioevo dove vivevano 8 fratelli. Uno di loro all’improvviso morì e tutti gli altri, distrutti dal dolore, scelsero di vivere come degli eremiti.
Ognuno di loro visse in un piccolo tempio ed ogni tempio prese il loro nome. Di questi, l’unica sorella, Santa Margherita, visse in pianura per poter visitare i fratelli. Ed ogni notte ognuno di loro accendeva un falò che illuminava la valle e che permetteva loro di salutarsi.
Altro luogo molto interessante per la sua storia è il Parco di Montevecchia. Il mistero di questo parco è dato dalle sue piramidi. Scoperte dall’architetto siciliano Vincenzo di Gregorio, tre di queste richiamano, per orientamento e inclinazione, quelle della Piana di Giza in Egitto.
A Cortenova, si può vedere ancora oggi una villa che richiama le persone per curiosità, ma ne tiene lontane molte altre in quanto definita infestata. È la villa de Vecchi. Ritenuta infestata da fantasmi e streghe e teatro anche di inquietanti episodi di sangue.
Cà del diavol
Nel borgo di Bellano, sempre per chi ama il genere, c’è la Cà del diavol. Un piccolo edificio all’interno della zona dell’Orrido. Leggende popolari tramandano che in questa costruzione si svolgevano riti satanici.
Non solo, ma anche altri fatti piuttosto macabri. La struttura negli ultimi anni è stata oggetto di ristrutturazione. Gli addetti ai lavori hanno ritrovato degli affreschi di grande valore artistico e culturale.