Attenzione a questa multa dall’INPS che ammonta sino a 5400 euro, solo per queste categorie: deve essere fatto entro fine giugno.
È sempre bene fare attenzione e seguire perfettamente quelle che sono le regole INPS o dell’Agenzia delle Entrate. In caso contrario possono venir applicate delle sanzioni e delle multe molto importanti. In questo caso si mette l’accento su una multa dall’INPS di 5400 euro: un importo altissimo che viene applicato solo alle categorie che non svolgono una determinata azione entro fine mese. Come evitare in ogni modo questa multa? Scopriamolo insieme.
Ferie e vacanze per i dipendenti: le novità
L’estate è alle porte, questo significa che moltissimi dipendenti e lavoratori stanno organizzando le vacanze dopo un duro anno di lavoro. Un momento storico che porta solo preoccupazioni per l’aumento dei prezzi, ma è anche bene staccare la spina per poter affrontare un altro anno lavorativo con sprint. Rigenerare mente e corpo è importante. Le ferie rappresentano un diritto per tutti i lavoratori, non monetizzabili e irrinunciabili garantite dalla Costituzione. Il numero di ferie da godere viene stabilito dal legislatore attraverso il Decreto 66 del 2003.
Una serie di punti che stabiliscono di come il datore di lavoro dovrà provvedere al riposo settimanale per il dipendente, oltre che un periodo di ferie annuali non inferiori al mese. Queste ovviamente potranno essere – secondo le esigenze dell’azienda o del lavoratore – spalmate durante l’anno.
In alcuni casi potrebbe accadere che il dipendente abbia delle ferie accumulate o arretrate non godute durante l’anno. Queste possono essere utilizzate durante i periodo di lavoro, in accordo con l’azienda. Questo significa che il dipendente ha 4 settimane obbligatorie più quelle arretrate.
5400 euro di multa dall’INPS: quando scatta?
Entro e non oltre la fine di questo mese – 30 giugno 2023 – i datori di lavoro dovranno chiamare i dipendenti e valutare bene la situazione in essere. Gli stessi dovranno quindi usufruire delle ferie maturate annuali e anche quelle accumulate durante l’anno. Entro e non oltre la fine la mese, verificare bene tutte le ferie ancora da prendere e organizzarsi il prima possibile.
Se questo non fosse, entro il 20 agosto si dovrà versare la contribuzione relativa all’INPS: un carico di lavoro per il datore di lavoro oltre alla possibile applicazione di multe salate. La violazione se protratta per oltre 4 anni – con 10 lavoratori coinvolti – si traduce in una multa dall’INPS di 5400 euro.
È bene precisare che sarà il datore di lavoro a dover pagare la sanzione, in caso di mancato godimento delle ferie arretrate da parte del dipendente. Le ferie sono obbligatorie come da legge vigente in corso, se non potranno essere monetizzate il datore dovrà versare l’importo relativo all’INPS come contributi.
È quindi importante avere un quadro chiaro entro e non oltre la fine di questo mese, concordando con il dipendente come e quando usufruire di queste ferie a disposizione.