I pensionati possono esultare per alcuni importanti incrementi della pensione a partire dal prossimo mese. Ecco chi riceverà 600 euro.
In Italia, stando agli ultimi dati, sono presenti oltre 16 milioni di persone in pensione. Oltre il 25% della popolazione italiana, quindi, ha terminato la sua attività lavorativa e percepisce una pensione diversa in base a specifici fattori.
Sono oltre 310 miliardi lordi i soldi che vengono percepiti dai vari pensionati. Considerato l’alto numero di pensionati, è facile capire come non tutti siano soddisfatti della loro singola pensione. Per garantire un reddito a tutti, è presente la pensione minima, detta anche trattamento minimo INPS.
Gli italiani, durante la loro vita lavorativa, versano all’INPS o a un alto ente al quale sono iscritti, dei contributi. Essi vengono sommati, in modo tale da garantire la tanto agognata pensione al termine degli anni minimi di lavoro.
Il calcolo della pensione suscita sempre incomprensioni ai non addetti ai lavori. Stando agli ultimi decreti, oggi in Italia si arriva a percepire la pensione di vecchiaia al raggiungimento dei 67 anni di età. Come ovvio che sia, molte persone vanno in pensione prima, in base agli effettivi anni di lavoro e ai contributi versati. Molto, quindi, dipenderà dal singolo caso.
In questo articolo, parleremo degli importanti aumenti di pensione che si registreranno a partire da aprile 2023. Chi beneficerà di ciò? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
L’inflazione galoppante e l’aumento del costo della vita hanno dato una “scossa” non solo all’aumento di alcuni stipendi, ma anche a quello relativo alle pensioni. Gli italiani, infatti, vedranno più soldi sia in busta paga che sul cedolino di aprile delle pensioni. In questo articolo, ci soffermeremo sull’aspetto pensionistico. Ecco tutte le informazioni sugli aumenti delle pensioni.
La Legge di Bilancio approvata per il 2023 ha previsto un aumento di tutte le pensioni. Ogni pensionato, quindi, vedrà qualche euro in più rispetto all’anno precedente. Da aprile, poi, scatteranno le cosiddette rivalutazioni per tutti i pensionati al quale non sono stati ancora calcolati gli aumenti. Nessuno sarà, quindi, più escluso.
In base alle varie fasce di importi delle pensioni, sono partiti gli incrementi tenendo presente il tasso di perequazione. Quest’anno, esso è stato fissato al 7,3%. Come anticipato, questi aumenti coinvolgono tutti i pensionati, compreso chi percepisce una somma lorda superiore ai 2.101,52 euro, vale a dire una somma quattro volte maggiore rispetto a quella minima.
La percentuale di questo tasso, come normale che sia, diminuisce all’aumentare dell’assegno che spetta alla singola persona. Il sistema è regolato su sei fasce diverse, le quali tengono conto di vari scaglioni.
Chi riceverà un aumento di pensione che arriverà a 600 euro? Ecco tutti i dettagli su questo argomento.
Dopo aver parlato del nuovo meccanismo di perequazione sul calcolo delle pensioni, analizziamo gli aumenti relativi alle pensioni minime. Anche il trattamento minimo INPS è stato toccato dagli aumenti indicati dalla Legge di Bilancio. Fino al 2022, la minima si attestava sul valore di 525,38 euro. Cosa accade nel 2023, invece? Ecco i dettagli.
La pensione minima è stata anch’essa aumentata. Fino ai 75 anni d’età, essa arriverà al valore di 571,60 euro, con un aumento di 46 euro circa rispetto all’anno precedente. Per gli over 75, invece, la pensione minima toccherà quota 600 euro al mese per tutto l’anno.
La pensione totale annua per gli over 75 che percepiscono la minima, quindi, sale alla cifra di 7.800 euro. Una bella boccata d’ossigeno.
Quando arriveranno le pensioni per il mese di aprile? Chi la percepisce sul conto corrente, vedrà l’accredito arrivare nella giornata di lunedì 3 aprile. Per chi, invece, si reca in Posta, sarà possibile il ritiro dei soldi a partire dalla mattina di sabato 1° aprile.
Partendo dalla lettera A del cognome e fino ad arrivare alla lettera Z, poi, si seguirà un calendario di ritiro pensioni fino alla giornata del 7 aprile. Sarà opportuno informarsi sul giorno esatto dal quale sarà disponibile la propria pensione.