Nella busta paga di luglio sono attesi 604 Euro di aumento per alcuni lavoratori. Ecco chi saranno i fortunati.
Negli ultimi mesi ci siamo abituati a bonus e incentivi economici da parte dello stato. Con l’aumento dell’inflazione, delle bollette, e dei beni di prima necessità, il costo della vita è sempre più caro e quindi si cerca il più possibile di aiutare i cittadini e i lavoratori che si trovano in maggiore difficoltà economiche. Per il mese di luglio 2023 è stato confermato un bonus. Una circolare INPS ha definito tutte le categorie che rientreranno in questa misura che prevede 604 Euro di aumento sulla busta paga che il mese di luglio. Vediamo allora tutti i dettagli e a chi spettano questi soldi in più.
Pochi giorni fa l’INPS ha rilasciato la circolare numero 1932 che comunica la conferma di un nuovo bonus che sarà accreditato in busta paga. Questo si traduce in un aumento di 604 Euro nella mensilità di luglio, e il fatto che sia stato annunciato con due mesi di anticipo non dovrebbe causare ritardi nell’erogazione. Il tutto avverrà in maniera automatica in quanto saranno i datori di lavoro che dovranno applicare il bonus, pertanto il lavoratore dipendente dovrà solo capire se rientra nella categoria spettante.
Il bonus previsto per luglio deriva da una manovra approvata dalla scorsa legge di bilancio e ha a che fare direttamente con il taglio del cuneo fiscale. Come anticipato quindi alcuni lavoratori vedranno una busta paga del mese di luglio maggiorata di un bel po’. La motivazione non sta in un unico bonus ma in un insieme di questioni. Prima tra tutte il taglio del cuneo fiscale che sarà applicato dal mese di luglio al mese di dicembre di quest’anno e che non influirà sulla tredicesima.
La manovra che aveva annunciato il taglio di cuneo fiscale aveva previsto un taglio di due o tre punti percentuali in base al reddito. Dall’ultima circolare dell’INPS si può dedurre che a questa percentuale si se ne sommeranno altre. Si considera quindi un 6% in più qualora la retribuzione di 13 mensilità non superi i 2.692 Euro al mese, mentre si calcola un 7% in più se la retribuzione su 13 mensilità non supera i 1923 mensili.
Un aumento quindi non indifferente che passa dal 2-3% al 6-7%, a seconda dell’importo ricevuto in busta paga. Non è tutto però, perché sarà attivo anche un 4% in più in base alla retribuzione.
Prendiamo come riferimento alcune cifre per capire la media degli aumenti e per vedere chi vedrà 604 Euro in più a luglio. Partendo da una retribuzione lorda di circa 35.000 Euro, avrà diritto ad un aumento mensile tra i mesi di gennaio e giugno 2023 pari a circa 33 Euro, mentre da luglio a dicembre l’aumento sarà di circa 66 euro. sommando a queste cifre l’aumento dovuto alla tredicesima, per chi ha una cifra lorda di 35.000 Euro, l’aumento totale è di circa 822 Euro.
Il calcolo è quindi molto semplice, si deve prendere in considerazione il totale della retribuzione lorda, calcolarne il 2 o il 3% per i mesi tra gennaio e giugno e il 6 o il 7% per i mesi tra luglio e dicembre.
Ma chi sarà quindi a ricevere ben 604 Euro in più nel solo mese di luglio? I fortunati sono coloro che rientrano nella fascia di retribuzione lorda di 17.500 Euro. per loro l’aumento tra gennaio e giugno 2023 è stimato a 28,81 Euro, mentre quello tra luglio e dicembre 2023 è di 38,41. Il totale è quindi di 67,22 euro mensili ai quali si sommano 28,81 euro di aumento della tredicesima. Il totale del loro aumento nella busta paga risulterà quindi 604,99 Euro.
Al di sotto di questa soglia di reddito si avranno comunque degli aumenti non indifferenti. Ad esempio per una retribuzione lorda di 10.000 Euro si stima un aumento totale di circa 405 Euro, mentre per le retribuzioni da 12.500 Ero l’aumento è di 505 Euro. Salendo poi con gli importi le retribuzioni lorde da 20.000 Euro vedranno un aumento di 691 Euro circa, quelle da 22.500 Euro avranno sulla busta paga di luglio ben 777 Euro in più.
Sostanzialmente Quindi è un aumento che s spetterà a tutti i lavoratori in percentuale alla loro retribuzione lorda. É bene ricordare però che questo ulteriore 4% di taglio del cuneo fiscale non è applicabile alla tredicesima, alla quale è applicato lo sgravio annunciato dalla legge di bilancio 2023. Di conseguenza si avrà un esonero del 2%, se la tredicesima non supera l’importo di 2.692 Euro e del 3%, se la tredicesima non supera i 1923 Euro.