Aumenti sulle pensioni, ecco chi saranno i fortunati che vedranno un notevole aumento sul loro cedolino pensionistico.
Il 2023 sembra partire bene dal punto di vista economico, sia per il fronte stipendi che per quello pensioni. Aumenti in arrivo per tutte le categorie, in particolar modo per i pensionati, che sono quelli più in difficoltà in questo periodo. Vediamo a quanto ammontano gli aumenti e chi riceverà una somma sostanziosa nei nuovi cedolini pensionistici.
I cambiamenti sulle pensioni per il 2023
Come promesso dal nuovo governo, il 2023 vedrà una vera e propria rivoluzione delle pensioni. Il primo provvedimento arriva giusto in tempo, visto che a causa della crisi economica ed energetica che stiamo vivendo, la categoria dei pensionati risulta essere la più fragile e la più colpita.
Ci sarà quindi già dai primi mesi di questo 2023 una rivalutazione delle pensioni in base all’aumento dell’inflazione, arrivata ormai al 12%. Questo passaggio dovrebbe attestarsi definitivamente nel mese di marzo, quando si inizieranno a vedere cedolini pensionistici più alti rispetto ai mesi precedenti e riguarderà tutte le pensioni, con una percentuale di rivalutazione rispetto all’importo lordo percepito mensilmente.
La rivalutazione si basa sugli importi percepiti rispetto alla pensione minima.
Le pensioni che rientrino per quattro volte entro il minimo, ovvero fino a 2.100 Euro, vedranno una rivalutazione completa, mentre per chi rientra per cinque volte nel minimo, con un assegno entro i 2.620 Euro, la rivalutazione sarà all’85%.
Più sale la somma lorda percepita più si abbassano i punti percentuale, infatti chi percepisce tra le cinque e le sei volte oltre il minimo, vale a dire entro i 3.150 Euro mensili, vedrà una rivalutazione al 53%. Chi rientra nel minimo tra le sei e le otto volte con una pensione entro i 4.200 Euro al mese, sarà soggetto a una rivalutazione al 47% , mentre chi rientra tra le otto e le dieci volte con un assegno pensionistico mensile entro i 5.250 Euro avrà una rivalutazione al 37%.
Tutti coloro che ricevono pensioni oltre 10 volte il minimo, quindi tutti coloro che superano i 5.250 Euro mensili, vedranno una rivalutazione al 32%.
Al momento, la rivalutazione delle pensioni è stata prorogata e definita in questi termini solo per gli anni 2023 e 2024. La sostanziale novità, oltre che nelle percentuali di rivalutazione, consiste nel fatto che il calcolo si basa su sei fasce reddituali anziché su tre come avveniva in precedenza.
Quali sono i pensionati che arriveranno a ottenere ben 840 Euro di aumento
Grazie alla rivalutazione delle pensioni, ovviamente anche le pensioni minime INPS vedranno un notevole aumento.
Si ritiene infatti che le pensioni minime siano ancora decisamente troppo basse per garantire uno stile di vita dignitoso a chi le percepisce. Alcuni esponenti della maggioranza hanno proposto di portare la soglia delle pensioni minime a 1.000 Euro. Sicuramente è una cifra alla quale si intende arrivare, ma ovviamente in maniera graduale.
Per l’inizio del 2023 intanto, sulla pensione minima è previsto un aumento di circa 70 Euro, vale a dire 840 Euro in più sul reddito annuale. Inoltre i pensionati con un’età maggiore di 75 anni avranno un ulteriore aumento, che porterà il loro minimo pensionistico fino a 600 Euro.