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Cronaca

860 euro di multa se lo fai in bici, purtroppo è un errore comune: rischi grosso

Un docente universitario ha ricevuto 860 euro di multa per avere attraversato in bicicletta le strisce pedonali. ma si è rifiutato di pagare il verbale che adesso è cresciuto di 20 volte. 

Uomo in bicicletta – imilanesi.nanopress.it

Si sta tanto parlando nel corso delle ultime ore dell’incredibile vicenda che ha come protagonista un docente universitario di Trento. L’uomo ha infatti ricevuto una multa, nel 2017, che però non intende assolutamente pagare. Ma esattamente, per quale motivo? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

860 euro di multa per aver attraversato le strisce pedonali in bicicletta

E’ accaduto nel 2017 ma nonostante sia trascorso qualche anno ecco che questa storia continua ancora a far parecchio discutere. Ma, di cosa stiamo parlando? Un docente universitario di Trento ha ricevuto una multa da 45 euro per avere attraversato le strisce pedonali a bordo della sua bicicletta. Una multa questa che il docente si è rifiutato fin da subito di pagare in quanto convinto di non avere assolutamente violato norme legate al codice della strada. Ma non aver pagato tale verbale è servito a farne aumentare il valore. Infatti in soli sei anni l’importo è cresciuto di sei volte e nello specifico ad oggi il docente dovrebbe addirittura pagare 860 euro.

Giuseppe Scaglione – imilanesi.nanopress.it

Tramite una lettera recentemente inviata al Corriere della Sera il docente di Architettura ed Urbanistica ha raccontato quanto accaduto alcuni anni prima e definito il motivo per il quale ha scelto di non pagare.

Il racconto del docente universitario

Giuseppe Scaglione, oggi 68enne, ha raccontato di quanto accaduto nel 2017 quando il 21 maggio ha raggiunto la stazione ferroviaria di Trento in bicicletta. Il tutto è accaduto in un momento in cui in giro per la città vi erano poche persone ovvero alle ore 7.40. Dopo avere attraversato circa 2 metri sulle strisce pedonali ha avuto modo di sentire il fischietto dei vigili suonare. La multa ricevuta ha fatto molto arrabbiare l’uomo che si è subito rivolto ai vigili esprimendo il suo pensiero ed affermando di credere che non vi fosse nessun motivo per sanzionarlo. Scaglione ha precisato che da sempre è molto nota la rigidezza dei vigili urbani di Trento ma in quell’occasione tale rigidezza gli è sembrata “abnorme“.

La multa da 45 euro è arrivata a casa successivamente, e di preciso circa 1 mese dopo. E proprio una volta ricevuta la sanzione l’uomo ha deciso di scrivere al sindaco del momento e al capo dei vigili urbani per informarli dell’accaduto precisando di essere stato multato senza motivo in quanto a conoscenza del fatto che il ciclista può camminare sulle strisce se non mette in pericolo i pedoni. Ma purtroppo in tale occasione non ha ricevuto nessuna risposta.

L’incredibile vicenda che ha coinvolto Scaglione

Il docente universitario alcuni anni dopo l’accaduto, ed esattamente nel 2022, ha ricevuto dai vigili di Trento un avviso bonario. Tramite questo ha avuto modo di apprendere che il debito iniziale di 45 euro era diventato di 450 euro. Questo ha spinto Scaglione a scrivere all’attuale sindaco e al nuovo capo dei vigili urbani ricevendo questa volta la risposta del primo cittadino.

Quest’ultimo ha semplicemente risposto affermando che anche se a nessuno piace pagare le multa in realtà va fatto. Ma tutto è peggiorato ancora di più quando alcune settimane fa il docente ha ricevuto l’ingiunzione di pagamento da parte di Trentino riscossioni. Incredibile ma vero il debito è cresciuto ancora di più arrivando addirittura a 860 euro di multa. L’uomo ha voluto precisare di avere sempre pagato sia le multe sia le caselle elettorali ma non questa volta. Adesso ha deciso di disobbedire civilmente.

A differenza di altre multe pagate al Comune di Trento questa Scaglione non intende assolutamente pagarla. Il docente ha poi raccontato di aver chiesto aiuto ad un legale e di essere forse costretto a dover rateizzare la cifra sopracitata. Ma, ha aggiunto “trovo questa ingiustizia un esempio di un sistema vessatorio contro cui credo sia doveroso protestare”. Ha poi raccontato di avere chiesto una transazione pari a 150 euro e la sua speranza è che possa essere accettata.

Le parole del diretto interessato per non aver pagato 860 euro di multa

In seguito alla pubblicazione della lettera in questione il servizio Gabinetto e pubbliche relazioni legato al comune di Trento è andato alla ricerca del verbale sopracitato. Da questo sembrerebbe essere emerso che Scaglione proveniva da Torre Vanga in direzione della stazione dei treni in bicicletta. Il tutti sul “marciapiede-aiuola spartitraffico del cavalcavia San Lorenzo” dove sono presenti delle strisce pedonali. I vigili, sempre stando a quanto emerso dal verbale, sembrerebbero avere invitato l’uomo a proseguire a piedi il percorso e spingere la bicicletta. Ma l’uomo sembrerebbe aver rifiutato tale proposta motivo per il quale gli sono state contestate due diverse violazioni.

Persone in bicicletta sulle strisce – imilanesi.nanopress.it

Scaglione da parte sua ha risposto rivelando che in realtà le cose sono andate un po’ diversamente e ha rivelato che oggi vive a Cosenza ed è solito risiedere a Trento solamente in occasione del semestre didattico. Ha rivelato di preferire molto di più la tolleranza del sud rispetto all’eccessiva rigidezza del nord. E ha concluso rivelando che quanto accaduto a Trento nel 2017 è stato uno dei motivi per i quali ha deciso di tornare al sud.

Published by
Giusy Pirosa