Incastonato nella terra di mezzo, nell’ Oltrepò pavese esiste una vasta area ricca di storia, natura e tradizioni.
Un luogo dedicato alla coltivazione dei fiori da taglio per le composizioni che cela al suo interno il Casale Denari, un’osteria di antica tradizione, ma non solo. Ideale per una gita fuori porta per chi vive nelle città e cerca luoghi tranquilli.
Insomma, lontano, ma non troppo. L’Oltrepò Pavese, è il bacino lombardo per eccellenza ed è perfettamente incastonato, come una perla, tra la Lombardia, l’Emilia-Romagna ed il Piemonte.
Comprende oltre 40 comuni costellati da dolci colline e borghi medioevali. Il casale Denari ha una storia che risale al Novecento. Si trova nell’area in cui vi sono quasi 14mila ettari di vigneti, ed è posta a sud-ovest della regione.
Tra i numerosi comuni che si dedicano alla viticoltura c’è anche Santa Maria della Versa, sempre nel pavese. Qui domina il Pinot nero che è la base migliore per dare corpo allo spumante a metodo classico.
Un casale ricavato da un ex monastero del 1600
E non è troppo lontano dalla metropoli milanese, che dista solo un’oretta di auto. Un panorama completamente diverso da quello cittadino che apre ad una vista straordinaria. Il casale è un ex monastero dei frati agostiniani risalente al 1600.
Nel corso dei secoli ha cambiato svariati proprietari, gli ultimi dei quali sono stati, agli inizi del ‘900, la famigla Denari. Un cognome noto in queste zone. Uno dei primi fondatori dello spumante e di altri vini di qualità, il duca Antonio Denari.
Insieme ad altri personaggi conosciuti come Ferrari, Antinori, Gancia o Carpenè, ha contribuito alla nascita dell’Istituto Italiano Spumante Classico. Attualmente il casale è un resort in stile country.
E’ anche una delle prime fattorie floreali inaugurate in Italia. Nelle due cantine i viticoltori producevano “Il Casale Rosso del Roccolo”, che gli osti offrivano poi agli ospiti dell’Hostaria. Esistono ancora solo alcune di queste bottiglie conservate nel caveau a testimonianza della storia del posto.
I gestori attuali vorrebbero riprendere la produzione del vino per riproporlo sulle tavole del ristorante. Dalla passione per le composizioni floreali di Azzurra, invece, è nata la Flower Farm.
Nove suite, una SPA e una piscina esterna
Una distesa di diverse tipologie di fiori da taglio coltivati seguendo il metodo biologico. I visitatori possono anche raccogliere da soli i fiori che desiderano e portarli via. Oppure possono frequentare un corso di Floral design all’interno del laboratorio.
Il casale, per ora, ha a disposizione 9 stanze. Sono delle suite arredate in stile antico e moderno. Inoltre, c’è una Spa con una piscina esterna. L’osteria ha come obiettivo quello di fare conoscere la ricchezza di questa terra di mezzo che risente degli influssi gastronomici di ben quattro regioni.