Alcuni dati raccolti in questi primi mesi del 2023 mostrano il doppio dei rimpatri di clandestini rispetto allo scorso anno.
Secondo quanto emerge dai dati raccolti dall’inizio del 2023 ad oggi, le autorità hanno registrato un significativo aumento di immigrazione irregolare nel bresciano. Solo a luglio, il mese corrente, hanno espulso ben otto cittadini stranieri che non avevano i permessi di soggiorno.
I controlli della polizia di Stato continuano in coordinamento con la questura di Brescia. Quest’ultima infatti ha la competenza per avviare d’ufficio le opportune attività istruttorie per gli accertamenti sulle posizioni degli stranieri nel territorio.
Tutta la documentazione presentata dai soggetti interessati è vagliata e valutata dagli appositi uffici amministrativi che possono richiedere anche successive integrazioni. Tale ambito è regolamentato dalla normativa vigente in materia di immigrazione ed espulsioni, la legge 40/98.
Quando uno straniero viene condannato per un reato dal giudice, questo, se ritiene che ve ne siano le condizioni, può disporre l’espulsione del reo che si trovava sul suolo italiano senza permesso. Durante le attività di controllo ordinarie e straordinarie del territorio, gli agenti fanno verifiche sugli immigrati fermati.
I militari hanno trovato particolarmente efficaci i servizi effettuati ogni settimana presso la stazione ferroviaria della città. Inoltre, presso quelle zone urbane che sono state segnalate dai cittadini anche per azioni illegali. Questa interazione permette alle forze dell’ordine di agire in modo più mirato sia per il contrasto all’illegalità che per la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Dall’inizio del 2023 tutte queste operazioni hanno fatto emergere dei dati che, paragonati al 2022, mostrano un aumento significativo di espulsioni per irregolarità. Solo i provvedimenti di rimpatrio della Questura nell’ambito dell’istruttoria dell’Ufficio Immigrazione, nel primo semestre dell’anno sono stati 32.
Per quanto riguarda le esecuzioni di provvedimenti giudiziari e amministrativi, con accompagnamento coatto alla frontiera degli irregolari, sono state 40, delle quali 8 solo in questo mese .Un bel numero considerando che in tutto l’arco dell’anno passato erano 38.
Spesso le persone che sono espulse risultano avere dei precedenti penali anche dovuti a reati gravi. Alcuni invece avevano già ottenuto, dalle autorità competenti, un regolare permesso, revocato in seguito alla commissione di crimini. Il trend, dunque, è quello del raddoppio.
Complessivamente i provvedimenti firmati dalla questura per disporre l’espulsione dal primo gennaio 2023 sono stati 391. Le autorità competente ne hanno accompagnati 39 nei Centri di Permanenza, dove si attiva poi la procedura del rimpatrio.
Ad altri 25, invece, gli ufficiali hanno ritirato il passaporto nell’attesa dell’espletamento delle apposite procedure di espulsione. Nel territorio bresciano risiedono più di 150mila stranieri regolari, ossia il 12% della popolazione totale.
Oltre a questi, secondo alcune stime, ve ne sono un altro 10% circa che non ha il permesso di soggiorno. Quelli che compiono dei crimini, rispetto al totale, sono una minoranza. Bisogna anche considerare il fatto che l’espulsione ha delle procedure complesse che richiedono anche un confronto con il paese di origine. Alcuni di loro, tra l’altro, non prevedono accordi per il rimpatrio.