È previsto nei prossimi giorni un incontro tra i rettori e l’amministrazione del comune di Milano per affrontare il problema del caro affitti.
Lo scopo è unico e ben definito: trovare un modo per ridurre il caro affitti degli appartamenti. Il prossimo giovedì, l’amministrazione di Milano incontrerà i rettori e una delegazione di studenti presso palazzo Marino.
Caro affitti, sarà presente l’assessore Paolo Franco
All’incontro sarà presente anche Paolo Franco, assessore alla casa della Regione Lombardia, per discutere del caro affitto e delle difficoltà che i fuori sede incontrano nell’ottenere un alloggio a prezzi accessibili in città.
Questo è un argomento molto importante, che i rettori stessi hanno sollevato più volte, ma che è diventato ancora più pressante dopo la protesta di Ilaria Lamera, la studentessa che ha dormito fuori dal Poli insieme ad altri 11 colleghi per evidenziare l’impossibilità di trovare un appartamento con un costo di affitto accessibile sotto la Madonnina.
La studentessa che dorme in tenda
Durante la riunione convocata dall’assessore comunale Pierfrancesco Maran, è probabile che parteciperà anche il sindaco Giuseppe Sala.
Si discuterà di un’idea precedentemente presentata dallo stesso Maran al Forum per la qualità della vita.
In effetti, una possibile soluzione potrebbe essere quella di stabilire un tetto massimo per gli affitti turistici temporanei, come quelli offerti da Airbnb.
Limitare il numero di case disponibili per brevi periodi significherebbe avere più appartamenti liberi a prezzi ragionevoli, secondo l’idea dell’amministrazione.
Recentemente, Donatella Sciuto, la rettrice del Politecnico, ha notato che l’affitto temporaneo è diventato troppo vantaggioso per i proprietari.
“In passato, questo accadeva solo durante la settimana del Salone, ma ora è così tutto l’anno”, ha sottolineato. Questa situazione ha inevitabilmente ridotto le offerte disponibili per gli studenti.
Quello del caro affitti fa parte della tendenza degli aumenti di prezzi che si sta verificando in Italia.
Un freno andrebbe posto, ma non soltanto localmente, ma anche a livello nazionale con l’intervento deciso da parte del governo Meloni.