Il maltempo in Lombardia ha causasato molti danni tanto che la regione si prepara a chiedere lo stato di calamità.
Il maltempo che ha colpito nei giorni scorsi le regioni del nord Italia, hanno provocato diversi danni. In particolare in Lombardia e Veneto dove la grandine ha scoperchiato case, abbattuto alberi, allagato cantine e seminterrati, rovinato macchine, impianti fotovoltaici e ferito,a anche, alcune persone.
I danni di maggiore rilievo, però, sono avvenuti nelle campagne. Le zone di Mantova sono tra le più colpite. La grandine ha, infatti, messo a dura prova gli agricoltori del posto. I danni non sono ancora stati quantificati. I diretti interessati non sanno ancora, di preciso, a quanto ammontano, a livello monetario, le loro perdite.
Il maltempo, secondo gli esperti, dovrebbe continuare anche nei prossimi giorni. E la raccolta della frutta e della verdura è sempre più a rischio. La regione Lombardia sta già pensando al passo successivo da fare, che sarà quello di chiedere al governo lo stato di calamità naturale.
Richiesta dello stato di calamità naturale
Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura di regione Lombardia, inizierà a raccogliere i dati dei danni forniti dalle varie strutture periferiche regionali. Fatto questo si procederà, molto probabilmente, alla richiesta dello stato di calamità e la deroga al decreto legislativo 102.
L’assessore afferma che è un’azione necessaria per “essere vicini alle varie aziende agricole”, le quali, causa maltempo, hanno visto i loro raccolti rovinati dalla grandine. Per gli agricoltori questo, infatti, è un periodo cruciale per la raccolta della frutta.
I temporali così violenti sembrano essere diventati, oramai, un fenomeno sempre più frequente. In alcuni casi possono portare a rovinare, nel caso dell’agricoltura, il lavoro di un intero anno. L’assessore, in accordo con il presidente Fontana, inizierà l’iter per la raccolta dei dati.
Una volta quantificati, procederà ad inoltrare la richiesta al ministero di competenza. Lo stato di calamità naturale, infatti, può essere richiesto solo per danni legati al settore agricolo. Il riconoscimento dello stato di calamità dovrà essere dato dal ministero dell’agricoltura.
Coldiretti, da parte sua, avrebbe già stimato in milioni di euro i danni causati dal maltempo. La grandine, infatti, è uno degli avventi climatici più temuti da tutti gli agricoltori. I chicchi di ghiaccio sono in grado di mandare in fumo l’intero lavoro della stagione.
Distrutti moltissimi raccolti
In questi giorni, la pianura lombarda ha visto distrutti campi di mais, soia, pomodori, per non parlare della frutta, come meloni, angurie, pesche e mele. A questi si aggiungono danni anche alle olive che, a causa delle ferite inferte dalla grandine, potrebbero venire attaccate dai batteri e, quindi, ammalarsi.
Del resto, i fenomeni atmosferici di questi ultimi anni stanno mettendo a dura prova, soprattutto, il mondo agricolo. I temporali accompagnati da grandine e forti raffiche di vento, rendono il lavoro nei campi sempre più incerto e difficile.
Così come i repentini sbalzi termici che compromettono molte coltivazioni. Le perdite della produzione agricola a livello nazionale e i diversi danni alle strutture e infrastrutture agricole arriveranno, secondo una prima stima, a superare, in totale, i 6 miliardi dell’anno scorso.