A Lecco una baita è andata in fiamme dopo essere stata colpita dai fulmini

A Cortenova, in provincia di Lecco, una baita ha preso fuoco colpita da una serie ininterrotta e ravvicinata di fulmini

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A pochi istanti l’uno dall’altro, i fulmini, squarciavano la volta celeste e si protendevano verso il basso. Probabilmente è stato proprio questo fenomeno atmosferico a causare l’incendio di una baita che è stata distrutta dalle fiamme. L’edificio si trova in Valsassina, a Prato San Pietro, una piccola frazione di Cortenova.

Fortunatamente al momento del rogo nessuno si trovava in casa per cui non ci sono state vittime. Per domare l’incendio sono arrivate sul posto le squadre dei vigili del fuoco. Quattro sono partite dal comando provinciale di Lecco ed altre due del distaccamento di volontari di Bellano.

L’area, tra l’altro, si trova in una zona impervia che non è facilmente raggiungibile con i normali mezzi di trasporto. Servono jeep e veicoli adatti alle strade sterrate. Per questo le autobotti cariche d’acqua dei pompieri non hanno potuto avvicinarsi. Le operazioni per spegnere le fiamme sono state molto complesse.

Il fenomeno metereologico della tempesta di fulmini

Alla fine, però, gli operatori sono riusciti nell’intento ed hanno messo in sicurezza l’area. Il fenomeno meteorologico della tempesta di fulmini è molto raro ed ha una grandissima potenza. Costituisce una minaccia per l’incolumità delle persone oltre che per l’alta possibilità di appiccare roghi. Anche in un normale temporale, i fulmini rappresentano uno dei pericoli più temibili.

Tra i posti più a rischio, ci sono le montagne, ma anche prati ampi ed esposti. Pericolose inoltre sono le zone in presenza dell’acqua, come il mare, le spiagge, i moli, i pontili, o le piscine esterne. Se siamo all’aperto sarebbe meglio cercare al più presto un luogo chiuso per ripararci. Se non lo troviamo possiamo stare in macchina con vetri e portiere chiusi.

I bersagli privilegiati, comunque, sono quelli alti, che sporgono rispetto all’ambiente circostante, come gli alberi, i pali, o i tralicci. Anche una singola persona in un luogo ampio e pianeggiante. Nel caso in cui siamo costretti all’esterno e non abbiamo ripari, stiamo lontani dunque da questi elementi, soprattutto se isolati.

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Incendio-Imilanesi.it

Cerchiamo, a nostra volta, di non costituire la presenza più alta del luogo intorno a noi. Mettiamo i piedi uniti, rendiamo minimo il punto di contatto con il suolo, così da ridurre, eventualmente, l’intensità della corrente. Evitiamo, di sederci o, peggio, sdraiarci per terra. Assumiamo una posizione accovacciata, meglio se mettiamo tra noi e la terra un qualsiasi materiale isolante.

Nel caso in cui siamo con altre persone dovremmo stare distanti gli uni dagli altri. Gli oggetti di metallo non attirano i fulmini non è quindi pericoloso indossare o tenere in mano piccoli oggetti come orologio o chiavi. Ma questo materiale è un buon conduttore. di elettricità, stiamo lontani quindi da strutture estese qual ad esempio recinzioni, ringhiere, gradinate o scale.

Se queste sono colpite da un fulmine la corrente viene condotta alla persona che ne è a contatto o nelle immediate vicinanze. Quando siamo in montagna cerchiamo di scendere subito, evitando percorsi particolarmente elevati, esposti o di forma appuntita, come creste o vette.

E’ importante rimanere lontano dall’acqua durante un temporale

Evitiamo qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua perché il fulmine può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, la quale è dovuta alla dispersione della scarica che va oltre alcune decine di metri dal punto d’impatto. Nessuna piccola imbarcazione protegge. Nei luoghi molto ampi e pianeggianti, come le spiagge, siamo maggiormente esposti.

Liberiamoci anche di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni. Il rischio è fortemente ridotto se siamo al chiuso. Evitiamo, però, di utilizzare le apparecchiature connesse alla rete elettrica ed il telefono fisso. Possiamo usare il cellulare o il cordless.

Spegniamo tutti gli elettrodomestici, o meglio ancora stacchiamo la spina, ad esempio, del televisore, o del computer. Evitiamo il contatto con l’acqua come lavare i piatti, fare la doccia o il bagno, Non mettiamoci sotto tettoie, gazebo e verande. Stiamo riparati in casa lontano da porte e finestre, ed assicuriamoci che queste ultime siano chiuse.

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