Nella giornata di ieri taxi bloccati a Malpensa, un blocco del sistema informatico ha causato ai passeggeri un’attesa di più di 40 minuti
Mercoledì 18 aprile un problema informatico ha creato un blocco dei taxi, creando parecchi problemi e disguidi all’interno della Malpensa, uno degli aeroporti di Milano. I mezzi di trasporto erano in attesa, senza potersi muovere dato che l’accesso al software preposto all’organizzazione era andato in crash.
Per arrivare al settore degli arrivi i taxisti devono passare attraverso delle sbarre, che si alzano ed abbassano automaticamente. Ma quel giorno sono rimaste bloccate per circa una ventina di minuti. Il sistema non dava più modo di interagire per un guasto alla regolamentazione dei log in.
Tutto automatizzato da tempo ormai, per il normale e regolare deflusso delle automobili verso l’area di raccolta dei passeggeri, che rimangono in attesa per poter lasciare l’aeroporto. L’ultimo mezzo che sopraggiunge viene informato dal sistema su quante vetture ha davanti e quanto tempo serve per smaltirle, in base all’orario di arrivo.
Le auto, però, non hanno potuto uscire dal parcheggio situato sotto la torre di controllo e le persone hanno atteso anche 40 minuti prima di salire. I blocchi di entrata e di uscita non si sono aperti fino a che non sono intervenuti gli addetti della Sea. L’intervento ha richiesto lo spostamento forzato delle sbarre in modalità manuale.
Durante la giornata gli autisti sono tornati al vecchio modo di far salire i clienti, decidendo a chi spettava passare e a chi aspettare. La situazione è tornata poi in modalità automatica in serata, riprendendo lo smaltimento degli arrivi e delle partenze dei taxi. I taxisti hanno parlato attraverso i loro sindacati accusando la società che gestisce gli aeroporti Malpensa e Linate.
La motivazione della critica per il disagio subito si basa su due punti. Prima di tutto il fatto che il programma è obsoleto e poi la mancanza di un piano attuativo per urgenze dovute a guasti improvvisi. La Sea, non d’accordo con le accuse, ha replicato di essere intervenuta prontamente e di essere stata in grado di ridurre al minimo le problematiche.
Le difficoltà sono state parecchio evidenti anche per il grande afflusso di persone presenti per visitare il Salone del Mobile, un evento di spicco nella città di Milano. La zona dove si fermano le auto bianche è denominata polmone, qui i mezzi non sono più collocati in fila, come si usava fare normalmente per mantenere la propria priorità, ma sono semplicemente parcheggiati.
Attendono il proprio turno di partenza sulla base di quanto conteggiato dal sistema operativo, in uso ormai da 15 anni presso Malpensa. La centralina computerizzata rileva e registra le targhe attraverso le telecamere poste nel settore attesa. Predispone una fila virtuale dando la precedenza a chi è arrivato prima.
Giuseppe De Bernardi Martignoni, consigliere regionale e neopresidente della V Commissione Territorio, infrastrutture, mobilità della Regione Lombardia, ha dichiarato che il sistema automatizzato ha sempre funzionato, ma ora va messo a nuovo. I taxisti pagano un pedaggio ogni volta che passano dalle sbarre, la cifra è di 1 euro.
Per cui, prosegue Martignoni, hanno già ampiamente ripagato il software attuale. L’accaduto, secondo il consigliere, non ha messo in buona luce il settore mobilità nei confronti dei molti stranieri giunti per il salone del mobile. La prolungata attesa non ha nemmeno dato lustro agli autisti delle auto bianche presso l’aeroporto, che tra l’altro non hanno avuto alcuna responsabilità per l’accaduto.