Nella metropoli milanese per chi ha intenzione di vendere il proprio immobile è un ottimo momento, ma non per comperare
All’ombra della Madonnina il valore del mattone continua a galoppare senza sosta. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, i prezzi delle case a Milano sono in continuo aumento. Nel 2016 il mercato si è stabilizzato per poi cominciare la sua ascesa continua, anche durante la pandemia.
L’anno scorso l’incremento di valore è stato del 2,5%, le compravendite di abitazioni residenziali sono state 28.595 ossia un 6,1% in più rispetto al 2021. Sembra proprio essere un ottimo periodo per vendere ma di certo non per acquistare. Vediamo alcune località nello specifico. Nelle aree centrali, il pregio urbano aumenta di valore dell’1,1%.
La domanda è sempre presente, mentre le offerte sono limitate. In zona Moscova i prezzi arrivano a 17.000 euro al metro quadrato per il nuovo. Si tratta di appartamenti di una certa metratura che va oltre ai 200 mq, situati in edifici di recente costruzione, con vari comfort: portineria attiva 24 ore, locali adibiti a palestra di uso comune e accesso interno al garage.
Non manca comunque l’interesse per gli stabili storici. Nell’area Porta Romana – Crocetta invece i costi non sono aumentati ma restano stabili. Questo dipende anche dal fatto che gli interventi di ristrutturazione sono molto lunghi per cui gli immobili spesso non sono pronti per il mercato. Molti cercano dal terzo piano a salire oltre che box auto spaziosi e la ricarica dell’auto elettrica.
In piazza Mondadori e limitrofi, gli acquisti arrivano a 10.000 euro al mq. In via Crema e via Mantova, gli immobili datati anni 60 e 70 e gli stabili di ringhiera, se in buono stato quotati 6.000 euro al mq. Restano le locazioni che sono destinate per lo più a lavoratori e studenti, anche di altre nazioni.
Per un bilocale di elevato standing, recente ed arredato, l’affitto si aggira sui 1.700 euro al mese. Per quanto riguarda via Paolo Giovio, piazzale Aquileia e limitrofi, è registrato un leggero calo di mercato. Certamente questo è dovuto anche alla maggiore prudenza degli acquirenti nelle scelte.
Qui ci sono edifici che vanno dai primi anni del 1900 fino agli anni ’50-’60 e, se sono da ristrutturare, hanno un costo di 6.000 euro al mq. Sempre elevati, oltre 10.000 euro al mq, in via Mascheroni per abitazioni d’epoca, mentre siamo sui 9.000 in corso Vercelli. A scendere in piazza Wagner e via Buonarroti, località di prestigio, si può arrivare anche a 8.000 euro al mq,
Nella City Life invece scendiamo a 7.000 euro al mq. Le case anni 70, in via Sanzio e in via Colonna, in buono stato di mantenimento, abbassano ancora il valore a 6.000 euro , sempre al mq, ed il più basso, di 5.000 euro, ed è la zona di via Bezzi. Qui le locazioni per i fuori sede vanno dai 1200 ai 1500 euro mensili per bilocali arredati.
Sul mercato delle locazioni si registra una buona domanda alimentata soprattutto da lavoratori fuori sede e studenti. Si pagano 1200-1500 euro al mese per un bilocale arredato e in buone condizioni. Se non ci sono interventi nuovi, ma recuperi di uffici a piano strada con cambio d’uso in residenziale, i prezzi vanno dagli 8.000 ai 10.000 euro al mq.
Nel quartiere Lorenteggio, l’immobiliare registra un aumento del 3,5% , grazie al buon funzionamento dei mercati che si trovano ai confini, ossia di via Washington ed il quartiere Baggio. Qui la domanda e l’offerta funzionano bene. Le metrature possono essere più estese ed i costi più accessibili, dai 3.000 a 3.800 euro al mq a seconda della posizione. La maggioranza delle strutture datate anni ’70, in media costano 2.500 euro al mq.