A Milano multata un’ambulanza genovese per aver usato la corsia riservata

Un’ambulanza, a Milano, è stata multata dai vigili perchè stava transitando, con le luci accese, sulla corsia riservata.

Ambulanza
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Il 7 luglio scorso un’ambulanza di Genova stava transitando a Milano usando la corsia preferenziale. Era diretta all’ospedale Humanitas per prendere un paziente e portarlo a Genova.

Si trovava in piazzale Lugano in direzione del cavalcavia Bacula per, poi, arrivare, all’ospedale. Erano le 11.15 quando la macchina fotografica ha immortalato l’ambulanza in questione.

In questi giorni la croce Bianca genovese si è vista recapitare il verbale della multa da parte della direzione sicurezza urbana del comune di Milano. I vigili hanno, ifatti, accertato l’infrazione al codice stradale.

L’ambulanza aveva i lampeggianti accesi ed è una di quelle usate appositamente per i casi urgenti da rianmazione. Ma, questo, per la sicurezza milanese non è una giustificazione ed ha confermato la multa.

La multa ammonta a soli 100 euro, ma la pubblica assistenza di Genova sta pensando seriamente di intraprendere un’azione legale. Ma, secondo altre notizie, non sarebbe nemmeno la rpima volta.

Richiesta del pass digitale obbligatoria

Casi analoghi sono successi anche negli anni precedenti. Sempre la Croce Bianca di Genova multata perchè correva sulla corsia preferenziale delle zone ZTL di Milano contraddistinte dalla riga gialla.

Sul sito del comune milanese si legge che queste zone possono servire da transito solo per veicoli particolari, ma mai senza prima avvisare il comune stesso. I residenti, infatti, devono munirsi di un pass speciale.

Così anche i trasportatori o artigiani che devono, necessariamente, passare per quelle strade. Persino i mezzi pubblici urbani, prima di transitare in quelle zone, devono registrare la targa del veicolo.

Dopo avere fatto questo, potranno ricevere il pass digitale che permetterà loro di transitare senza il rischio di una multa. E, tra chi deve registrare la targa, ci sono anche le ambulanze.

Quindi, la Croce Bianca genovese, doveva richiedere l’autorizzazione in tempo, prima di poter utilizzare la corsia preferenziale, anche se si trattava di un caso di urgenza medica.

Multa
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Ma il comune di Milano non è nuovo a simili decisioni. Anche la Croce Bianca di via Vettabbia, della stessa città meneghina, si è vista arrivare nei mesi scorsi una sfilza di multe per parcheggi nelle zone gialle.

La Croce Bianca milanese, fino al 2019 aveva a disposizione 25 pass ceh venivano utilizzati dai volontari che si muovevano in macchina e che prestavano la loro opera, in particolare, negli orari notturni.

Un pass che utilizzavano solo nelle ore necessarie per svolgere l’opera di volontariato e che, poi, venivano prontamente restituiti alla Croce Bianca. Pass che il comune aveva tolto per le urgenze nel periodo pandemico.

Ora che tutto è tornato alla normalità, ha, però, deciso di non rinnovare i pass e le multe mandate dall’ufficio sicurezza dovranno essere pagate, e non dalla Croce Bianca, ma dai volontari.

Multe anche alla Croce Bianca milanese

Il costo è di 120 euro, se si paga subito si scende a 90. Ma i volontari non ci stanno. Molti di loro che utilizzavano il pass per il parcheggio, hanno deciso di abbandonare, visto che il comune ha deciso di non tornare sui propri passi.

L’assessore alla Mobilità di Milano, Arianna Censi, ha ribadito che la vigente disciplina non permette al comune di rilasciare i permessi per i veicoli privati dei volontari. Questo per un problema di numeri.

Se si aprisse questa via, si dovrebbe, poi, dare il pass gratuito anche a tutte le associazioni e, di conseguenza, a tutti i volontari che prestano la loro opera e, questo, avrebbe “ripercussioni sugli stalli della sosta”.

A sostegno della Croce Bianca, invece, il consigliere della lista Sala, Enrico Fedrighini. Il suo commento è piuttosto duro:

«Da tempo la mobilità milanese genera iniquità, applicando la regola di Robin Hood al contrario: impietosa con i deboli, compiacente con i forti”.

Il problema della mobilità di Milano andrebbe risolto, secondo il consigliere, facendo in modo che non entrino in Area C i 25mila veicoli che ancora oggi transitano e non negando 25 pass per la sosta dei volontari della Croce Bianca.

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