Grave incidente nel 2019 avvenuto a Coccaglio in provinicia di Brescia, una ragazza investì un bimbo di due anni
L’incidente risale ancora al 2019. Una ragazza, allora, di soli 22 anni, alle otto e mezza del mattino, il 10 dicembre, investì Isham, un bambino di due anni e mezzo. La mamma del piccolo stava spingendo il passeggino e stava attraversando via Grandi sulle strisce pedonali, insieme alla sorellina più grande.
L’auto prese in pieno il passeggino sbalzando fuori il bimbo che finì sull’asfalto a qualche metro di distanza. La ragazza, invece, se ne andò senza fermarsi per i primi soccorsi. Ishaan, dopo essere stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo, ha riportato, purtroppo, lesioni cerebrali molto gravi, tanto che rimase in ospedale in stato di coma per settimane.
Il bimbo ha riportato danni cerebrali permanenti
Una volta risvegliatosi dal coma, non si è ripreso e mai si riprenderà del tutto. Infatti le sue condizioni rimangono molto gravi con danni cerebrali permanenti. I Carabinieri e la Polizia locale arrestarono il giorno stesso la ragazza, una giovane donna di 22 anni uscita di casa per recarsi al lavoro come commessa presso il centro commerciale Le porte franche a Erbusco, a bordo della sua Fiat 500.
Gli agenti hanno potuto risalire in fretta alla ragazza grazie alla testimonianza della mamma del bambino, la quale, ancora sotto shock, aveva ricordato il dettaglio del colore dell’automobile: una macchina blu. Anche le varie telecamere di sicurezza installate per tutto il paese hanno permesso di rintracciare la giovane commessa in poco tempo.
La ragazza ha sempre affermato di non avere capito che cosa era, in realtà, successo. Il suo parabrezza, quel giorno, era ricoperto di brina. Dopo aver acceso il riscaldamento, questo aveva ridotto ancora di più la visuale. In più il sole che illuminava la giornata, l’aveva, in quel momento, accecata.
La ragazza pensava di avere preso un paletto
Disse agli inquirenti di aver creduto di avere preso un paletto. La sua permanenza in carcere è stata, comunque, breve. A tre anni di distanza dall’accaduto, la ragazza, in questi giorni, dovrà presentarsi al processo. Il Pm che trattò il caso nel 2019, Ambrogio Cassiani, nel 2020 aveva chiesto la citazione diretta. Il fascicolo, per qualche tempo, non è più stato preso in considerazione.
Di recente è tornato sulla scrivania del tribunale che ha calendarizzato la prima udienza in data 25 maggio di quest’anno con la giudice Raffaella Mendez. L’accusa è di omissione di soccorso e lesioni gravissime, aggravate dalla fuga del conducente. Inoltre, c’è l’aggravante che, subito dopo l’incidente, la ragazza non ha decellerato, ma è fuggita dal luogo dell’incidente.
Il fascicolo riporta l’esito degli esami a cui hanno sottoposto il piccolo Ishaan:
«lesioni consistite in un trauma cranico severo con encefalopatia post-traumatica con esiti neurologici permanenti»