In arrivo un ricco bonus per i cittadini italiani nati dopo il 1970. Scopriamo in cosa consiste, a quali categorie di cittadini è destinato e come fare per ottenerlo!
Come ogni anno, anche quest’anno il governo italiano ha attivato nuove agevolazioni e bonus per favorire l’imprenditoria giovanile. Si tratta di incentivi che vengono offerti ai giovani desiderosi di mettersi a capo di un’impresa o che magari vogliono aprire un’attività privata.
Fra i bonus vi è anche quello che possono richiedere i cittadini italiani nati dopo il 1970. Scopriamo quali sono questi bonus, ma anche quale nello specifico spetterebbe a questa categoria di italiani e come richiederlo!
Bonus Resto al Sud per i cittadini nati dopo il 1970
La misura denominata Resto al Sud consiste in una agevolazione a cui possono accedere i cittadini italiani che hanno un’età fra i 18 e i 55 anni, quindi possono accedervi anche coloro che sono nati dopo il 1970.
L’agevolazione viene concessa ai cittadini che desiderano che vogliono mettersi in proprio sia in maniera individuale che sotto forma di società, per avviare un‘attività o una professione.
In pratica, possono richiedere l’agevolazione coloro che desiderano aprire attività in ambito industriale, dell’artigianato, nel settore dei servizi ad aziende e persone, per trasformare prodotti agricoli, nel settore dell’acquacoltura e della pesca, nel commercio e nel turismo.
Possono ottenere questo prezioso contributo però solo coloro che risiedono in determinati comuni e specifiche regioni italiane, fra cui: Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Abruzzo.
Possono accedere al contributo anche coloro che risiedono nelle zone del centro Italia colpite dal sisma e nelle nelle piccole isole marine del Centro-Nord, oltre che nelle isole lagunari e in quelle lacustri.
Non c’è alcuna scadenza per presentare la richiesta del contributo e termina solamente quando i fondi si esauriscono. Il governo ha stanziato 1 miliardo e 250 milioni di euro per finanziare il contributo, che verrà assegnato alle richieste pervenute seguendo l’ordine cronologico.
Spese ammesse nel contributo Resto al Sud
Il bando copre tutte le spese necessarie per avviare l’attività, di cui il 50% è concesso a fondo perduto. La metà rimanente deve essere restituita tramite un prestito.
Il massimo contributo che si può percepire è di 50mila euro, ma ci sono delle eccezioni. Ecco quali sono:
- Per le aziende individuali, quindi composte da un unico soggetto il contributo può raggiungere i 60.000 euro come limite massimo;
- Per le società con 4 soci allora il contributo può arrivare a 200mila euro come limite massimo.
Nel contributo le spese ammesse per poter avviare l’attività sono le seguenti:
- Manutenzione straordinaria oppure ristrutturazione di beni immobili, per un totale nella spesa complessiva del 30% al massimo;
- Acquisto di nuove attrezzature, impianti e macchinari;
- Acquisto di servizi per la telecomunicazione, informazione, tecnologie e programmi informatici;
- Costi per la gestione, quindi spese per reperire le materie prime, per i materiali, canoni di affitto e così via, per un totale nella spesa complessiva del 20% al massimo.
Altri bonus riguardanti l’imprenditoria giovanile
Oltre a quello che abbiamo appena illustrato, e in cui rientrano anche i nati dopo il 1970, ci sono altri bonus e contributi riservati dal governo ai giovani italiani che vogliono indirizzarsi verso l’imprenditoria. Eccone alcuni a cui fare riferimento:
- Nuovo SELFIEmployement – si tratta di un bando che consenti ai giovani che non studiano e non hanno un lavoro di percepire dei fondi per aprire un’attività.
- ON – acronimo di Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, si tratta di un’agevolazione a cui possono accedere i giovani fino ad un massimo di 35 anni, uomini e donne, per creare piccole e micro imprese. Il fondo prevede di assegnare sia un finanziamento che un contributo a fondo perduto.
Imprenditoria giovani in agricoltura – questo bando è rivolto a giovani uomini e a giovani donne che hanno deciso di diventare imprenditori agricoli e permette loro di ottenere contributi a fondo perduto e mutui a tassazione agevolata.