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Cronaca

A Rino di Sonico, nel bresciano, allarme esondazione

In Vallecamonica, nel bresciano, a causa del maltempo, sono scesi massi enormi a valle ed il sindaco ha chiesto l’evacuazione.

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E’ successo durante la notte, tra sabato 26 e domenica 27 agosto. Detriti di grandi dimensioni sono scesi dalla montagna ed hanno subito messo in allarme le persone che vivono in quelle zone.

La memoria è tornata al disastro successo in passato. Il primo cittadino, Gian Battista Pasquini, ha attuato subito il sistema d’allerta che fu installato dopo l’evento di undici anni fa.

Si trattò di un disastro. Un’enorme frana si era riversata nel fiume, durante un violento temporale nella sera del lontano 29 luglio del 2012. Il maltempo aveva innescato uno smottamento del terreno e alla, conseguente, frana.

Decine di migliaia di metri cubi di massi e terra erano precipitati dalla Val Rabbia. La frana fece esondare anche il torrente e scendendo oltre, distrusse un ponte nella frazione di Rino.

Possibili frane nalla zona della Val Rabbia

Subito dopo invase completamente la statale 42 che porta al Passo del Tonale. Miracolosamente non ci furono vittime, ma di fatto, la Valcamonica del versante bresciano rimase completamente isolata per oltre 24 ore.

Pasquini ha, quindi, chiesto ai cittadini di Rino di tenersi a debita distanza dal torrente Rabbia. Ha dato, così, l’allarme per esondazione e ha disposto l’evacuazione precauzionale della frazione.

Lo stesso sindaco aveva già annunciato la possibilità di frane. Le condizioni climatiche e lo zero termico ad alta quota, erano, infatti, segnali evidenti della fragilità dell’area della Val Rabbia.

Inoltre, come ha scritto su un social, già durante la notte c’era stato il primo allarme pluviometrico dal Bivacco Festa, dato in seguito alle osservazioni sulla quantità di pioggia caduta.

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Ci sono stati anche gli allarmi attivati dai sensori che erano stati posti anni fa lungo val Gallinera. Anche questa mattina ci sono stati scrosci violenti che hanno trascinato in basso una colata di limo.

I sistemi di allerta hanno funzionato e questo ha permesso a Paquini, di potere intervenire in modo preventivo. Per questo ha disposto l’evacuazione delle case che si trovavano nella zona di potenziale pericolo.

La protezione civile è già attiva e sta monitorando costantemente con gli appositi strumenti di misurazione e le variazioni del fiume. Le autorità hanno dichiarato l’Unità di Crisi Locale.

Situazione, per il momento, sotto controllo

Hanno, quindi, allertato quindi i Vigili del Fuoco, presenti sul posto con la squadra di Brescia e Darfo ed i Volontari di Vezza d’Oglio. Residenti e non, devono continuare a stare lontano dagli argini.

Questo fino a quando non ci sarà maggiore chiarezza ed una sensibile diminuzione dei pericoli ancora incombenti in tutta la zona. La situazione è tenuta sotto controllo anche dalle forze dell’ordine.

Il sindaco chiede ai sonicesi il completo rispetto delle regole per permettere la verifica delle condizioni di sicurezza e di salvaguardia. Pazienza, dunque, nonchè senso del dovere.

Published by
Liana Cinelli