A San Vittore una mamma detenuta con il proprio bimbo di un anno, per il consigliere Daniele Nahum è un fatto intollerabile
Il consigliere Daniele Nahum, del partito democratico, ha denunciato tale fatto dopo la visita al carcere di Milano. Ha dichiarato che non è ammissibile vedere un bimbo in cella con la madre, in quanto intollerabile per uno Stato di Diritto come il nostro, La scoperta è avvenuta durante un sopralluogo dell’istituto di pena milanese San Vittore.
La donna in questione è stata arrestata dalla polizia per reati riguardanti la droga e, insieme a lei, dietro le sbarre c’è finito anche il piccolo di solo un anno. La questione è emersa giovedì durante la visita di alcuni consiglieri nel reparto femminile della struttura di piazza Filangieri.
Si trattava della sottocommissione carceri, che avendo deciso di vedere quali erano le condizioni interne, aveva stabilito, in accordo con il direttore Giacinto Siciliano, di fare un sopralluogo. Siciliano ha dato loro una descrizione dettagliata della situazione e, inoltre, li ha accompagnati nelle celle delle detenute.
Mamma e figlio trasferiti al nido del carcere di Bollate
Il presidente della sottocommissione Nahum ha trovato riprovevole il fatto che un bimbo stesse in una di quelle celle con la madre. Auspica che le autorità si impegnino a trasferirli entrambi, al più presto, presso l’Icam. Si tratta di un istituto a custodia attenuata per detenute madri, luogo più consono per un bambino così piccolo.
Ieri, ha riferito il consigliere Dem, la polizia carceraria li ha portati al nido del carcere di Bollate, in attesa della concessione della detenzione domiciliare per l’accusata. La misura doveva partire fin da subito, considerando l’esistenza dell’infante. Il ritardo in tal senso era imputabile al giudice competente, per cui, nel frattempo, le autorità non avevano separato il piccolo dalla mamma.
Durante la visita, secondo quanto dichiarato dal presidente, la commissione ha avuto modo anche di vedere le condizioni generali delle detenute. I consiglieri sono entrati nelle celle ed hanno potuto constatare i pochi metri quadrati che venivano condivisi da tre carcerate, con un fornellino per cucinare in un assetto igienico compromesso.
La stanza da bagno aveva solo la turca, probabilmente non troppo comoda per una donna. Il direttore Siciliano ha assicurato che i lavori di ristrutturazione sono in progetto e dovrebbero iniziare a breve. Daniele Nahum ha, comunque, concluso la sua dichiarazione ringraziando il personale che svolge un lavoro davvero difficile.
Carceri sovraffollate e detenuti a rischio suicidio
Ha aggiunto che ritorneranno a vigilare nel prossimo futuro. A fine maggio c’ è stata la pubblicazione dell’associazione Antigone, del 19simo rapporto riguardante la situazione delle carceri italiane. Questa si occupa da più di 40 anni della tutela e della garanzia dei diritti negli istituti penitenziari.
Nel 2022 Antigone ha svolto 97 visite presso alcune delle case circondariali, grazie ad oltre cento volontari. Il risultato rimane come quello dell’anno precedente, gli istituti continuano ad avere molti problemi, tra i quali il sovraffollamento ed i suicidi. Potrebbero infatti ospitare al massimo 51mila persone, ma al 30 aprile i detenuti presenti nelle carceri italiane erano circa 56.7mila.