Un uomo di 46 anni è stato arrestato dai carabinieri, per aver abusato della figlia di 3 anni ed aver proposto di partecipare alle violenze sessuali, anche al compagno dal quale si è separato ormai da tempo.
Gli abusi sessuali sarebbero andati avanti per anni. In più di un’occasione l’uomo avrebbe anche proposto al compagno di avere dei rapporti con lei insieme a lui.
Su ordine del GIP di Milano Guido Salvini, i carabinieri nel pomeriggio di mercoledì 10 maggio, hanno arrestato il 46enne italiano, allontanato definitivamente dalla figlia.
Su di lui pendono accuse gravissime quali produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata. L’indagine è stata innescata dall’ex compagno del quarantaseienne, che si sarebbe presentato ai Carabinieri del Lodigiano mostrando loro la chat in cui il padre della piccola di tre anni, gli proponeva di avere un rapporto sessuale con la bimba, insieme a lui.
A quel punto gli investigatori hanno iniziato ad indagare sulla vicenda, per poi scoprire che la giovane che adesso ha 11 anni ha subito abusi in casa, in camper e in auto da parte del padre già da quando aveva soltanto 3 anni. Sono stati decisivi i video girati dal padre durante gli abusi sessuali e inviati al compagno.
Questi sono subito finiti tra le mani del pm della procura di Milano Giovanni Tarsia. Il GIP nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere ha dichiarato che l’uomo è ritenuto dai professionisti un individuo pericoloso sotto diversi aspetti e per diverse motivazioni. In primo luogo perché è propenso agli atti sessuali e alle violenze nei confronti della minore, sua figlia.
Poi anche perché è giudicabile perverso. L’uomo non ha mai nascosto il desiderio di includere negli abusi sessuali degli altri soggetti come per l’appunto fatto con l’ex compagno. L’uomo non avrebbe mai partecipato alle violenze. Grazie a lui la vicenda è venuta fuori anche se in ritardo di 8 anni. Ma la piccola adesso è in salvo. Di lei si occuperanno psicologi e psicoterapeuti che cercheranno di aiutarla ad andare avanti e provare a dimenticare quanto subito sin dalla tenera età.