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Cronaca

Abusa della figlia per 9 anni, padre pedofilo confessa

Un uomo di 46 anni ha confessato davanti al giudice, in occasione dell’indagine preliminare, di avere abusato della figlia per nove anni, da quando ne aveva soltanto tre.

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L’uomo in questione, ha 46 anni, è italiano e ad aprile avrebbe violentato una delle sue figlie per l’ultima volta, per poi chiedere, mostrando del materiale pedopornografico al compagno, di prendere parte alla violenza.

Dopo l’interrogatorio da parte del GIP di Milano Guido Salvini, l’uomo ha ammesso di aver abusato della piccola più volte, parlando di deliri sessuali che in realtà avrebbero avuto luogo soltanto negli ultimi due o tre anni al massimo, a seguito della separazione della moglie. Secondo gli inquirenti in realtà le violenze avrebbero avuto inizio prima della separazione, quando la bambina aveva 3 anni, tra Milano e Pavia.

Le indagini scattano quando il compagno del 46 enne presenta regolare denuncia alla questura

A quanto pare la separazione per lui è stata come uno shock. Da qui secondo quanto da lui raccontato, avrebbe iniziato ad abusare della bambina, all’interno del camper dove si sarebbe anche drogato in sua presenza. Le indagini che hanno condotto al suo arresto sono scattate a seguito di una denuncia presentata dal compagno del 46enne.

L’uomo si è recato in questura con le prove ovvero foto e filmati degli abusi nei confronti della piccola e poi dei messaggi in cui chiaramente il padre violentatore lo invitava a partecipare. A quanto pare non solo abusava del corpo della figlia, ma riprendeva le violenze con il telefono per mostrarle a terzi.

La perversione dell’uomo evidenzia la sua pericolosità

Il gip che si sta occupando delle indagini, parla di alterazione psicofisica frequente ed evidente, probabilmente legata alle sostanze stupefacenti di cui fa uso dalla separazione. In particolare consumava cocaina e poi usava la figlia per soddisfare le perversioni sessuali nel camper, ma anche in casa o in macchina.

abusi sessuali – Imilanesi.Nanopress.it

 

Il giudice ha messo in luce la gravità dei fatti. Non è grave soltanto la violenza sessuale ai danni della minorenne, ma anche le proposte rivolte al compagno di prendere parte ai rapporti. Tutto questo evidenzia la pericolosità dell’uomo, che risulta essere anche perverso. Adesso la piccola sarà seguita da psicologi e professionisti che cercheranno di aiutarla ad andare avanti,  provando a dimenticare tutto ciò che ha vissuto nel corso di questi anni. Non è chiaro se la madre fosse a conoscenza di quanto avvenisse dentro il camper nelle ore che la figlia trascorreva insieme a lui.

Published by
Giusy Pirosa