Arresto per un Oss: violenza a carico di due anziane non autonome. Ecco quello che è successo a queste pazienti che non si sono potute difendere a causa delle loro condizioni fisiche.
Un Oss che lavorava in una clinica nella città di Milano, è stato fermato con l’accusa di aver violentato due anziane durante il loro ricovero. Parliamo di pazienti che non potevano nemmeno provare a opporre resistenza agli abusi. Un vero e proprio incubo vissuto da queste due donne anziane.
Come accennato poco fa si parla di un abuso.
Per la precisione, la denuncia per abuso sessuale risale approssimativamente a un paio di mesi fa, quando le due anziane hanno deciso di raccontare ciò che avevano dovuto subire.
Le due pazienti rispettivamente di 82 e 83 anni, erano ricoverate all’interno del polo riabilitativo appartenente all’Asst Gaetano Pini-Cto. Il loro ricovero si era reso necessario per via dell’attuazione di un intervento.
L’OSS orginario del Perù ma con la residenza nella provincia di Bergamo, aveva ricevuto l’incarico di occuparsi dell’igiene personale delle due signore.
Dunque è stato proprio per via di quelle circostanze che ha approfittato del fatto di avere accesso al corpo delle pazienti, per abusare sessualmente di loro.
In base ai racconti espressi dalle due vittime, le violenze avvenivano dentro la doccia. Alternativamente mentre l’OSS eseguiva i procedimenti dell’igiene personale.
Eppure un Oss, come ben sappiamo, dovrebbe fare ben altro, ovvero prendersi cura di queste persone
Si tratta di almeno tre violenze attuate in una sequenza rapida sulla prima delle due vittime. Il quantitativo di abusi subito dalla seconda paziente è più o meno lo stesso.
Difatti l’operatore utilizzava proprio questi momenti per mettere in pratica le sue molestie a livello sessuale.
Pertanto gli avvenimenti che vengono contestati a questo soggetto e che sono stati riferiti dagli inquirenti, si sono verificati in un lasso di tempo comprendente qualche settimana. Ciò si è reso possibile visto che entrambe le donne anziane si trovavano ricoverate in quella struttura.
Il periodo preciso riguarda quello tra la fine del mese di febbraio e il principio di marzo.
La denuncia è sopraggiunta inizialmente da parte dei familiari della donna di 83 anni, seguita in un secondo momento da quella effettuata dalla famiglia della seconda vittima di 82 anni.
Le narrazioni delle due donne risultano alquanto somiglianti tra di loro: l’OSS di 59 anni anziché prendersi cura delle due pazienti, le palpeggiava nelle parti intime. Fino a quando non sono iniziate le indagini eseguite dal Nucleo tutela nei confronti delle donne, dirette dalla polizia locale.
Con un perfetto coordinamento da parte del procuratore aggiunto Letizia Mannella e da Rosaria Stagnaro, ossia il pubblico ministero.
Nella mattinata di mercoledì 19 luglio è avvenuto l’arresto dell’uomo peruviano, fermato dai poliziotti mentre si trovava proprio su posto di lavoro.
I racconti eseguiti dalle due anziane in aggiunta al riconoscimento attraverso la foto di colui che è ritenuto come il presunto responsabile di quanto accaduto sono risultati fondamentali. Infatti tutto questo ha fatto sì che il gip di Milano Giulio Fanales potesse così provvedere a emanare un provvedimento basato sulla custodia di genere cautelare.
Quindi l’operatore 59enne originario del Perù e residente in Italia è finito in manette.
Costui effettuava questa mansione lavorativa da ben 15 anni. Adesso il soggetto in questione dovrà pensare a una difesa personale, nei confronti dell’accusa di violenza sessuale di tipo aggravato che gli è stata contestata.
Inoltre il contenuto del comunicato ufficiale ha riportato che risultava necessario un repentino intervento da parte delle Forze dell’Ordine. Questo per via dell’urgenza dovuta dal fatto di fermare la continuazione di questo reato. Un atto estremamente umiliante e altamente dannoso per la dignità delle due pazienti anziane. Un aspetto da sottolineare è che entrambe le donne non disponevano di una piena autonomia. Dunque non avevano neanche la possibilità di potersi difendere dagli attacchi morbosi e lussuriosi attuati su di loro dall’operatore.
Gli inquirenti ora stanno valutando l’intera vicenda, poiché la sequenza eseguita in una maniera serrata di tali atti di violenza e le modalità somiglianti, gli hanno suscitato dei sospetti. Infatti sospettano che possano esserci anche altre vittime, oltre alle due donne anziane che si sono confidate coi familiari. Permettendo in tal modi di procedere con la denuncia da parte delle due famiglie.
Intanto nella mattina di mercoledì quest’uomo è stato finalmente fermato, grazie a una specifica ordinanza che ha dato la possibilità di applicare delle apposite misure cautelari personali. In modo tale da fermare queste sue azioni deprecabili nei confronti di quelle due povere pazienti, mediante l’arresto domiciliare. Così da consentire l’immediato impedimento di continuare ancora a violentare le due donne.
Adesso per queste ultime finalmente questo periodo di puro orrore è terminato. Malgrado ciò, sarà difficile per loro riuscire a cancellare dalla mente tutto quello che hanno dovuto subire a causa di quest’operatore sanitario. Un OSS che avrebbe dovuto aiutarle e che, invece, si è rivelato un orco.
Per fortuna giustizia, dunque è stata fatta e queste donne non dovranno più subire quello che hanno già subito.