Accoltellato un 24enne a Milano, ricoverato in prognosi riservata

Un altro ferito per le strade di Milano, un giovane 24enne accoltellato nella zona di Quarto Oggiaro ricoverato in prognosi riservata.

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Soccorsi- Imilanesi.it

E’ successo nella serata di ieri, lunedì 31 luglio. Un 24enne si trovava per strada, in via Michele Lessona, nella zona di Quarto Oggiaro, un quartiere periferico teatro di vari episodi di violenza. Non si conoscono ancora i particolari dell’accaduto.

Si sa che il giovane 24enne è stato avvicinato da un altro uomo e, dopo una violenta discussione verbale seguita, poi, dai fatti, l’uomo avrebbe colpito al petto il ragazzo con il collo di una bottiglia di vetro. Queste sono solo congetture, in quanto, al momento, non sono trapelate altre informazioni.

Alcuni passanti che hanno assistito alla scena, dopo la fuga dell’aggressore, hanno subito chiamato i soccorsi. Il 24enne era steso per terra con una vistosa ferita al petto e perdeva parecchio sangue. L’Areu, azienda di emergenza urgenza, ha inviato sul posto un’ambulanza e un’auto medica.

Trasportato in codice rosso al Sacco di Milano

I sanitari hanno subito stabilizzato il 24enne. Le sue condizioni sono apparse, fin da subito, piuttosto gravi. Fortunatamente, secondo le informazioni fornite dalla stessa azienda, il giovane, al momento del soccorso era cosciente e collaborativo.

Lo hanno, in seguito, trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Sacco di Milano. Nonostante il ragazzo sembri non essere in pericolo di vita, la sua prognosi rimane riservata. Sull’accaduto stanno investigando i carabinieri e la polizia per cercare di ricostruire i fatti e risalire all’aggressore.

Saranno di aiuto le informazioni che fornirà l’aggredito e i video delle telecamere di sicurezza. Nei prossimi giorni la vicenda dovrebbe assumere contorni un poco più nitidi. Nell’utimo periodo gli episodi di violenza in questa zona di Milano sembrano moltiplicarsi.

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Carabinieri-Imilanesi.it

Pare facciano parte della sua storia. Un quartiere nato negli anni ’60 e popolato grazie all’arrivo di molti meridionali che approdavano al nord per lavorare nelle fabbriche della zona, come l’Alfa Romeo. Negli anni era diventato punto di ritrovo per spacciatori e criminali.

Lo sviluppo edilizio non controllato aveva portato degrado e criminalità e aveva allontanato sempre di più il quartiere dalla città. Per qualche tempo era stato soprannominato il “Bronx” milanese. Eppure è un quartiere dove, soprattutto oggi, gran parte di coloro che ci vivono formano una comunità molto attiva.

Un quartiere con mille anni di storia

Tante sono le associazioni che lavorano per la comunità. Il quartiere aveva ricominciato a vivere grazie al recupero edilizio, alla pulizia delle strade e dei tanti parchi presenti e alla riqualificazione dei siti di notevole importanza storica e artistica.

Il murales terminato in via Amoretti da parte dell’artista PAO è un esempio di ciò che una comunità sana e pro-attiva è in grado di fare per il proprio quartiere. Sul sito dedicato QuartWeb si legge la voglia di fare “per non bistrattare il posto in cui viviamo e i suoi mille anni di storia”.

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