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Economia e Lavoro

Acconto IMU 2023: entro il 16 giugno l’acconto o unica rata

Acconto IMU per il 2023: tra pochi giorni scade la prima rata. Ci sarà la riduzione del 25% per tutti gli immobili affittati con la formula del canone concordato. Poi ci sarà la riduzione del 50% per tutti gli immobili concessi invece in comodato gratuito.

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Si può richiedere anche l’esenzione nel caso in cui ci dovesse essere un’occupazione abusiva dell’immobile. In questo caso bisogna però presentare la denuncia all’autorità giudiziaria.

Allo stesso modo si può chiedere l’esenzione se si è abitanti dell’Emilia Romagna, la popolazione infatti non dovrà pagare l’IMU entro la data stabilita dato che è stata recentemente colpita dall’alluvione.

Scadenze prima e seconda rata imu

La scadenza dell’imu è fissata per il 16 giugno, entro allora bisognerà dare l’acconto, tranne se non si è esenti. L’esenzione dell’imu è valida per gli immobili occupati abusivamente non utilizzabili e non disponibili a patto che i legittimi proprietari abbiano presentato una regolare denuncia per violazione di domicilio. Il rinvio del pagamento è fissato per la data del 31 agosto 2023 per le zone colpite dall’alluvione.

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L’imposta sugli immobili è da pagare in due rate, la prima il 16 giugno con il 50% dell’importo, la seconda entro il 18 dicembre. Se non ci sono variazioni basta sommare l’IMU del 2022 e versare il 50%. In caso di variazione bisogna invece fare riferimento alla situazione del momento.

Chi deve versare la prima rata dell’imu

A versarla sono tutti i proprietari degli immobili d’Italia, in caso di divorzio o separazione il coniuge assegnatario dell’immobile è costretto a pagare anche se non è il reale proprietario. L’IMU va versata anche per i negozi, per i depositi, per i capannoni o per tutti gli immobili industriali e commerciali e infine per le aree fabbricabili.

Per concludere, persino i terreni agricoli, anche se sono incolti o se ci sono esclusivamente piccoli orticelli, vanno pagati.

Come pagare l’Imu e non pagarla se si hanno disabilità o si è anziani

Per pagare l’IMU si può procedere con il modello F24, oppure tramite il bollettino postale. L’Imu non va pagata se si è in possesso soltanto di un’abitazione e quindi se quella è l’abitazione principale in cui si paga luce e gas. Rimane dovuta per coloro che sono proprietari di abitazioni di categoria A1, a8 o a9, ovvero immobili signorini, ville, castelli oppure palazzi. 

I comuni esentano da IMU anziani o disabili che hanno la residenza in una sola casa, a patto che il secondo immobile non risulti essere abitato o affittato. Infine, ci si può avvalere della riduzione del 50%, per le case date in comodato d’uso dai genitori ai figli con delle condizioni stringenti.

Published by
Giusy Pirosa