Battista Berra, ex rugbysta di Mantova, rimasto tetraplegico all’età di 25 anni è deceduto nella giornata di oggi, a 56 anni lasciando una moglie e due figli innamorati lui, che hanno cercato di dargli il massimo sempre, facendolo sentire amato in qualunque momento della sua vita.
Per chi non lo sapesse. Battista Berra è un ex giocatore di rugby dell’Arix Viadana, rimasto tetraplegico nel 1998 a seguito di una ferita riportata durante una partita di Coppa Italia.
Viveva nella frazione Cerese a Borgo Virgilio, era sulla sedia a rotelle, ma assisteva comunque alle partite della sua squadra del cuore, perché per questo sport aveva una profonda e vera passione.
Battista Berra muore a 56 anni e lascia un vuoto incolmabile nella vita della moglie e dei figli
L’ex atleta oggi lascia a 56 anni un grande vuoto nella vita di tutti coloro che lo conoscevano direttamente e indirettamente e ovviamente anche la moglie e i due figli. Oggi Matteo, uno dei suoi due figli, è arbitro della sezione di Mantova: un grande orgoglio.
Dopo la sua scomparsa la squadra scrive che Battista Berra, era e sarà sempre un grande esempio sia per lo sport, che per la vita. Il giocatore infatti provava un amore nei confronti dello sport e della vita stessa, unico. Nonostante sia stato sfortunato a causa del gioco, non si è mai sentito tradito. Tanto entusiasta della sua vita, da aver accettato le sue condizioni, affrontandola sempre come meglio poteva, come pochi riescono a fare.
L’incidente che nel 1998 gli sconvolse la vita. Un giorno che cambiò totalmente le sue sorti
Oggi nessuno può aver dimenticato quanto accaduto nel lontano 1998. Un incidente che rimarrà per sempre nella memoria di tutti. Si verificò il 10 ottobre del 1998 durante una partita giocata allo stadio Zaffanella di Viadana. Mentre era in atto la ripresa, il giocatore venne travolto dalla mischia, rimanendo a terra esanime per qualche minuto.
Soltanto dopo degli accertamenti da parte dei soccorsi, infatti, si scoprì che non si muoveva perché non riusciva a farlo. A seguito dell’impatto il giocatore infatti aveva riportato una lesione tra la quinta e la sesta vertebra rendendolo immobile.
Battista Berra provò a riacquistare la mobilità con operazioni e riabilitazioni varie, ma tutto fu inutile. Ha vissuto anni duri, da tetraplegico, che non gli hanno tolto comunque la voglia di vivere diventando un esempio di serietà, di impegno, di passione, di amore.
Quel maledetto incidente, gli ha completamente sconvolto la vita. Adesso mancherà a tutti, non soltanto alla sua famiglia, ma anche dagli ex compagni di squadra per i quali non ha mai perso l’affetto e a chi ha avuto modo di conoscerlo.
Si dà il via alle donazioni per incentivare il rugby giovanile a Mantova e dintorni
Mantova e Viadana, lo porteranno sempre nel cuore. Nel corso di questi ultimi anni le città ì lo hanno aiutato con tante iniziative di solidarietà e continueranno a farlo anche adesso in maniera diversa. I funerali avranno luogo sabato nella chiesa di Cerese.
In questa occasione la famiglia di Battista Berra ha chiesto ai partecipanti di fare soltanto delle donazioni che saranno utilizzate per incentivare il rugby giovanile in tutto il mantovano, proprio come Berra avrebbe voluto.