Addio a Cedric Henderson, storico giocatore dell’Olimpia Milano

Addio a Cedric Henderson. Sembra essere morto lo storico giocatore dell’Olimpia Milano. Ecco cosa si ricorderà dell’uomo e quello che ha fatto nel corso della sua carriera. Tutto quello che c’è da sapere a tal proposito.

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I fan del famoso cestista Cedric Henderson sono rimasti profondamente colpiti dalla triste notizia. Il giocatore dell’Olimpia Milano è morto a soli 57 anni in Georgia. Un noto giocatore dell’Olimpia Milano, dunque, è morto giovane nella sua Marietta in Georgia. Ricordiamo che stiamo parlando del famoso cestista  che ha giocato durante la stagione 1985/1986.

Addio a Cedric Henderson: la vittoria italiana

Come accennato poco fa si parla della morte di Cedric Henderson che molti ricordano come un famoso cestista.

Il cestista era molto giovane quando aveva giocato all’Olimpia Milano nella stagione 1985/1986. Infatti aveva soltanto 16 anni e quindi era ancora un ragazzo quando ha avuto questa grande occasione. Cedric Henderson era molto legato all’Italia, visto che qui aveva avuto modo di conquistare lo scudetto e la Coppa Italia.

Quest’ultima, infatti, se l’assicurò il 16 aprile del 1986 quella che a quei tempi era la Simac. Ciò vincendo contro Pesaro con un risultato corrispondente a 102-92. Dal canto suo Henderson contribuì considerevolmente segnando ben 28 punti.

Esattamente Cedric Henderson grazie alla sua partecipazione riuscì a ottenere 16 punti nel corso della Gara 3. Questi suoi punti furono certamente decisivi, per il raggiungimento dell’assegnazione del tanto ambito scudetto.

Una vittoria avvenuta confrontandosi contro Caserta. Un ricordo che è ben impresso negli eventi storici dell’Olimpia.

Addio a Cedric Henderson: la testimonianza del coach di Henderson

Il coach di Cedric Henderson, ossia Dan Peterson, ha voluto parlare del giocatore mediante una sua testimonianza.

Peterson
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Cedric è stato di grande aiuto, per quanto riguarda la vittoria dello Scudetto e della Coppa Italia avvenuta esattamente nel 1985/1986.

Successivamente il cestista è tornato nell’Nba. In riferimento ai playoff il giocatore è stato a dir poco unico, nel mostrare le sue grandi doti all’interno di quest’attività sportiva.

Inoltre Peterson ha dichiarato che Cedric giocava in qualsiasi luogo, senza porre alcun limite in questo senso.

Si trattava di uno degli atleti più talentuosi, con un’elevazione straordinaria e un’altezza tale da colpire qualunque persona si trovasse di fronte a lui. Infatti il giocatore era alto 206 centimetri, una considerevole altezza che certamente non passava inosservata.

Dan Peterson lo ricorda con tristezza e allo stesso tempo con estrema ammirazione, dicendo che non ha mai avuto la possibilità di allenare un atleta più forte di Henderson. Questa sua dichiarazione è intesa nei confronti dei rimbalzi in attacco.

Il coach ha continuato a ricordare i pregi di questo famoso giocatore, che ha avuto la fortuna di affiancare nei suoi allenamenti sportivi. Cedric era un difensore pregevole, anche per quanto concerneva la zona 1-3-1.

Peterson rammenta che, quando Cedric è arrivato da lui, era coinvolto in diverse problematiche. Man mano che il tempo passava, però, si è rivelato verso fine anno come un ragazzo che nel frattempo era maturato tanto.

Il fatto di sapere che sia morto a soli 57 anni rappresenta un dispiacere immenso per il suo coach, che non si capacita di questa perdita così prematura.

La storia di un atleta che ha lasciato un’impronta indelebile

Quando scompare una persona prematuramente, questo non può che colpire la collettività, soprattutto se poi si tratta di una persona nota e che in molti hanno avuto modo di conoscere. Henderson insomma nel tempo è diventato un bravissimo cestista che si è fatto conoscere e apprezzare nel tempo. Ma cosa sappiamo della sua vita precedente?

Sappiamo che Henderson è nato a Marietta e che la sua infanzia non si è svolta serenamente, anzi, è stata improntata su episodi burrascosi.

Dal punto di vista sportivo e dell’atletica in modo particolare, però, Cedric è diventato subito un mito nel suo liceo locale. A tal punto che i college si facevano battaglia pur di poterselo assicurare.

Alla fine la vittoria andò all’istituto universitario della sua zona, ma dopo un anno l’atleta ha perso la sua eleggibilità per motivazioni di tipo accademico.

Ecco spiegato il motivo per cui giunse in Italia e, precisamente, in territorio milanese e con in mano un contratto non assicurato.

A quei tempi era molto giovane, infatti aveva soltanto 19 anni, e venne tagliato durante la pre stagione.

Dopo un lasso di tempo breve, però, l’Olimpia decise di offrirgli un’altra occasione per riscattarsi. Cedric pagò personalmente il biglietto a un suo amico, in modo tale da dargli un supporto concreto per riuscire a sistemarsi nel capoluogo lombardo.

Successivamente a un avvio inizialmente molto arduo, Henderson iniziò a mettersi in rilievo durante la seconda fase della stagione. Come tutti ricordano, il giocatore fu decisivo per riuscire a ricevere la vittoria per la Coppa Italia e per i playoff.

Cestista
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Dopo il termine della stagione in cui l’Olimpia riuscì a battere le finaliste di Coppa dei Campioni Zalgiris e Cibona, decise di dichiararsi per i draft Nba.

A questo punto venne scelto dagli Atlanta Hawks col numero 32.

Lì passò un paio di anni alquanto trascurabili, prima ad Atlanta e poi a Milwaukee. In seguito per lui ci fu tanta Cba, ossia la seconda lega di quei tempi. Infine è avvenuta qualche altra sua apparizione in ambito europeo, in Antibes e Roanne e in territorio francese.

La morte di un atleta che sarà ricordato da chi l’ha conosciuto

Ecco che dunque si parla della morte di un atleta che in molti ricordano con tanto affetto, soprattutto Dan Peterson che ha speso delle belle parole nei suoi confronti.

Un atleta che, ancor più dopo la sua morte prematura avvenuta a 57 anni, resterà impresso nella memoria di coloro che l’hanno sempre seguito durante tutti i suoi anni d’attività sportiva. Un giocatore unico, di grande talento e tanto amato che nessuno dimenticherà. E che purtroppo è stato tolto alla vita troppo presto.

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