Addio a Muciaccia, il clochard che abitava da 30 anni a Cinisello

Cinisello, muore Muciaccia, un senzatetto amato da tutti. Muciaccia era il clochard che da tanti anni abitava in piazza e per questo era molto conosciuto. Ecco cosa si nasconde dietro la sua morte.

Senzatetto
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L’uomo era noto a tutti i cittadini della città, visto che da una trentina d’anni viveva sulle panchine poste nel centro storico. Un uomo conosciuto e stimato dalla cittadinanza, che si recava a Messa e lasciava ciò che aveva all’interno della cassetta delle offerte. Ecco le parole di chi lo vedeva girare per strada.

Cinisello: l’annuncio della morte di questo noto senza dimora

Questa mattina è sopraggiunta la notizia che ha lasciato profondamente dispiaciuti gli abitanti di Cinisello Balsamo. Difatti piazza Gramsci ha annunciato che purtroppo Romualdo Muciaccia è morto. Un clochard che da tanto tempo aveva fatto diventare la sua casa il centro storico cittadino.

Sono susseguite le testimonianze di chi l’ha ritrovato senza vita sdraiato su una delle panchine dove dimorava. Una scena che ha colpito molto e ritenuta come una cosa molto brutta, umanamente parlando.

Nel corso di tutti questi anni in più occasioni il Comune aveva provato a convincerlo ad accettare dei percorsi di sostegno. Ma da parte di Muciaccia aveva sempre ricevuto delle risposte negative.

L’intera Cinisello conosceva questo senzatetto, anche se lui frequentava prettamente piazza Gramsci e le panchine di via Garibaldi. Inoltre girava spesso per le altre zone del centro città.

L’uomo aveva 64 anni ed era malato già da diverso tempo. Durante la notte, quindi, un malore sopraggiunto all’improvviso gli è stato fatale.

Cinisello, la tristezza di un’intera città

Il consigliere comunale Alberto Amariti è stato uno dei primi a esprimere delle parole in ricordo del clochard scomparso la scorsa notte. Amariti ha detto di ritrovarsi in una condizione di tristezza, per via della morte di un concittadino molto conosciuto dalla cittadinanza. Un uomo che ha accompagnato generazioni di cittadini cinisellesi, grazie alla sua costante presenza.

Il consigliere ha descritto poi Romualdo Muciaccia come una persona che a volte si mostrava un po’ scontrosa.

In più cercava sempre di ottenere gratis delle sigarette dai passanti e talvolta si lasciava andare a parole eccessive. Ma era una certezza quella di poterlo incrociare in posti particolari come ad esempio la biblioteca cittadina. Oppure all’interno del parco di Villa Ghirlanda o in alcuni bar della città.

Lì le persone che lo incontravano delle volte ci chiacchieravano, altre volte discutevano con lui.  Ogni cittadino in un modo o in un altro ha un ricordo che riguarda Muciaccia.

Muciaccia, insomma, era benvoluto dai cittadini di Cinisello. Pertanto stamattina intorno alle 7 alcuni passanti si sono subito accorti, vedendolo, che qualcosa non andava.

Dunque hanno provveduto ad allertare immediatamente l’ambulanza, per cercare di aiutarlo.

Ambulanza
Ambulanza-Imilanesi.it

In piazza Gramsci sono arrivati due equipaggi con l’ambulanza e l’automatica. Purtroppo, però, nonostante i repentini soccorsi non sono riusciti a fare nulla per salvare la vita a Muciaccia.

A un certo punto sono arrivati sul posto anche gli agenti appartenenti al Commissariato di zona, i quali hanno potuto appurare che Romualdo era  stato colpito da un malore nel corso della notte.

Questo corrisponderebbe al motivo della sua morte.

La vita del clochard: che cosa sappiamo sul senzatetto morto

Trent’anni vissuti senza una fissa dimora, quelli passati da Romualdo Muciaccia a Cinisello. Un lunghissimo periodo interamente trascorso al centro di questa città. Una delle sue peculiarità era quella di fare richiesta alle persone che passavano, di una moneta specifica: 20 centesimi.

Venti centesimi
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Non si conosce il motivo di questa sua particolarità, correlata unicamente a tale tipologia di moneta.

Un uomo che amava anche andare in Chiesa la domenica per ascoltare la Messa.

In quei momenti, quando si ritrovava degli spicci in tasca, invece di tenerli per sé li inseriva nell’apposita cassetta delle offerte. Prima di lui c’era stato anche un altro senzatetto a Cinisello Balsamo. Si tratta dell’ultimo clochard presente in questa città, scomparso nell’anno 2016.

Quest’ultimo si chiamava Giovanni ed era stato ritrovato vicino al supermercato presente in viale Fulvio Testi. L’uomo era andato ad abitare proprio lì, dove da circa 5 anni viveva all’interno della sua automobile.

Un cambio di vita causato dal fatto di non potersi permettere un’abitazione. Probabilmente la sua morte è sopraggiunta a causa delle rigide temperature invernali.

Adesso ai cittadini sembrerà così strano e al contempo triste passare per il centro storico, senza vedere la solita figura di un clochard entrato nel cuore di tutti loro.

Ecco alcune testimonianze: il ricordo di Alberto Amariti

Riguardo la morte del senzatetto, come detto, vi sono diverse testimonianze.

“Vederlo sulla panchina senza vita è stato pesante. Umanamente è una cosa bruttissima”,  queste le parole di chi l’ha trovato morto.

Tra gli altri commenti abbiamo quello di Alberto Amariti che ha detto:

“Un velo di tristezza mi accompagna per la scomparsa di un nostro concittadino, che ha accompagnato generazioni di cinisellesi con la sua perenne presenza. Talvolta era un po’ scontroso, scroccava sigarette a tutt’andare e si lasciava andare a qualche parola di troppo. Ma era una certezza sapere che nella vecchia biblioteca, nel parco di Villa Ghirlanda o in qualche bar cittadino lo avresti incrociato, scansato, ci avresti chiacchierato o litigato. Tutti noi abbiamo almeno un ricordo con lui”.

Insomma diverse persone ricordano e ricorderanno per sempre questo senzatetto che ha lasciato diversi motivi per farsi ricordare, nonostante non ci sia più.

 

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