Addio a Rodolfo Dordoni, il signore del design

Addio a Rodolfo Dordoni, l’architetto e designer milanese, uno dei talenti AD100. Chi era e quale è stata la causa della sua morte?

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Noto architetto e designer milanese, responsabile da anni della direzione artistica di diverse aziende del design italiano, è purtroppo venuto a mancare.

Stiamo parlando di Rodolfo Dordoni, classe 1954 il quale purtroppo è venuto a mancare nella giornata di ieri, 1 agosto 2023. Chi era?

Addio a Rodolfo Dordoni, chi era

Si chiamava Rodolfo Dordoni, era un noto e abile designer milanese e architetto, responsabile da diversi anni della direzione artistica di diverse aziende note e storiche del design italiano. E’ venuto a mancare purtroppo nella giornata di ieri. Era nato nel 1954, laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1979.

Si ricorda la sua abilità progettuale, ha spaziato in diversi campi, tra l’architettura ed il design. Ha ricoperto la carica di direttore artistico di Artemide, FortunaArte, Cappellini, Minotta e Roda, Foscarini. Ha messo la firma a diversi marchi, come Molteni&C e Dada, Moroso, Poltrona Frau, Cassina.

Proprio quest’anno aveva raggiunto un grande successo grazie ad una collaborazione con Minotti. Qualche mese fa, Rodolfo aveva collaborato alla collezione firmata per Minotti, rivestendo la carica di Art Director da diversi anni ed esattamente dal 1998.

Carriera

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Nel corso della sua carriera ha disegnato diverse collezioni, prodotti singoli e diversi oggetti. Ideatore della “filosofia del sistema”, è stato il promotore di un concetto di collezione di paesaggio domestico.

Non dunque un semplice prodotto, ma un insieme di elementi, tutti raggruppati in un unico sistema appunto. Ha disegnato divani, lampade, sedute, ceramiche per aziende molto importanti come quelle sopra citate.

Uno degli ultimi suoi progetti disegnati e presentati al Salone del Mobile 2023 sono la famiglia Brady ed una poltrona, chiamata Sally, entrambi disegnati per Minotti. E poi ancora le finiture del tavolo Old Ford per Monteni&C.

Nel corso di un’intervista rilasciata dallo stesso un pò di tempo fa, aveva detto che ciò che piaceva a lui era raccontare Milano come una città asciutta, algida, senza alcun tipo di frivolezze.

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