Per la gran parte dei percettori del reddito di cittadinanza, la prossima sarà l’ultima ricarica. Subito dopo infatti si darà il via ad una nuova fase, ovvero quella dell’assegno di inclusione.
Mancano proprio pochi mesi alla fine del reddito di cittadinanza, che entro il 2024 sarà sostituito dall’assegno di inclusione.
Il Senato ha dato il via libera al Decreto lavoro in cui si parla del nuovo sussidio e della sua struttura con cambiamenti in arrivo già a partire dal mese di luglio. A luglio infatti molti percettori riceveranno soltanto l’ultima ricarica del reddito di cittadinanza.
Nel 2023, secondo il nuovo decreto, saranno erogati soltanto sette mesi di reddito. A continuare a riceverlo saranno soltanto i nuclei presi in carico dai servizi sociali e identificati come non abili al lavoro. Invece a perdere il reddito di cittadinanza saranno almeno 500.000 cittadini.
Nel mese di luglio con lo stop alle ricariche del reddito di cittadinanza, ci sarà un nuovo bonus pronto ad aiutare chi ha bisogno ed è in difficoltà. Ovvero la carta solidale per l’acquisto dei beni di prima necessità, che andrà a versare somme importanti nelle carte di tutti coloro che rientrano rei requisiti stabiliti. Ovvero tutte le famiglie che hanno l’isee sotto i 15.000 euro.
Per poter ottenere l’assegno di inclusione bisogna essere residenti in Italia, da cinque anni o più, avere un ISEE di Massimo 9.360 euro, con un reddito familiare inferiore a €6000 l’anno. Poi ovviamente non si può essere in possesso di imbarcazioni navi o autoveicoli superiori a 1.600 cc di cilindrata.
Le donne che hanno subito violenza dai mariti, fanno nucleo familiare indipendente per cui risultano essere avvantaggiate ai fini dell’isee e possono accedere gratuitamente all’assegno di inclusione. Tra l’altro le donne vittime di violenza, godono di assegni di inclusione personalizzati.
Di questo assegno, possono usufruire e famiglie con minori disabili oppure over 60 a carico. L’importo dell’assegno di inclusione va per un massimo di €6000 l’anno, suddiviso in 500 euro mensili con l’aggiunta di un contributo di affitto per tutti i contratti irregolari di 3.300 euro l’anno ovvero 280€ al mese.
Se il nucleo familiare è formato da 67enni o da disabili gravi, l’importo che si riceve tutti i mesi equivale a 630 euro ovvero 7.560€ l’anno più 150euro. La misura viene erogata per 18 mesi. Poi si ferma per un mese e dopo viene rinnovata per altri 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di un anno è sempre prevista la sospensione di un mese.
La richiesta dell’assegno di inclusione va fatta tramite l’Inps, con una procedura online. L’Istituto di previdenza prima procede a verificare i requisiti. Poi il richiedente si iscrive al sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, quindi sottoscrive un patto di attivazione digitale al Caf. Ed ecco fatto.
I beneficiari poi devono presentarsi in occasione del primo appuntamento ai servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale. I servizi sociali procedono con una sorta di valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare.