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Economia e Lavoro

Addio al Reddito di cittadinanza, dal 2024 arriva l’assegno di inclusione

A partire del 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza verrà sostituito dall’Assegno di Inclusione. Vediamo a chi sarà destinata questa nuova misura di sostegno economico. 

La premier Giorgia Meloni-imilanesi.nanopress.it

Il 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno di Inclusione. Questo assegno è disponibile solo per le famiglie con membri disabili, minori o ultrasessantenni, ed è pari a 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza, con un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di persone gravemente disabili).

Questo secondo la bozza del decreto, che potrebbe subire delle leggere modifiche dopo il prossimo Consiglio dei Ministri.

Assegno di inclusione: come funziona il meccanismo

La scala per i nuclei familiari con componenti disabili e minori è variabile: il primo componente del nucleo familiare riceve un valore pari a uno, 0,5 per ogni ulteriore componente disabile, 0,4 per gli ultrasessantenni o per le persone affette da malattie di lunga durata, 0,15 per i bambini fino a due anni di età e 0,10 per tutti gli altri minori.

Carta Reddito di Cittadinanza-imilanesi.nanopress.it

Le persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni non disabili e che non sono impegnate in attività di cura, ma versano in condizioni di povertà, avranno accesso allo Strumento di attivazione, a partire dal 1° settembre 2023.

Sostituirà il Reddito di Cittadinanza

Questo strumento è destinato a sostituire il Reddito di Cittadinanza per coloro che sono in grado di lavorare ma sono in condizioni di povertà.

Un incentivo monetario di 350 euro sarà disponibile sempre tramite l’assegno per coloro che partecipano ad attività di formazione al lavoro o a progetti utili per la comunità.

L’incentivo sarà erogato in 12 rate mensili e sarà considerato un’indennità per la partecipazione a misure di formazione professionale, sempre secondo quanto contenuto nella bozza del decreto.

Come dicevamo, l’argomento sarà tra le questioni principali che verranno discusse nel Consiglio dei Ministri del 1° maggio, quindi fra un paio di giorni.

Published by
Giusy Pirosa