È un addio definitivo allo Spid? Sta per cambiare tutto quanto e sarà la carta di identità la vera protagonista: da quando?
È un addio definitivo quello dello Spid? Secondo quando emerge ci sono ancora dei dubbi, anche se tutto il percorso sembra essere propenso per cambiare la strada attuale. Le notizie in merito sono ancora confuse, anche se i cittadini italiani devono essere preparati a quelli che saranno i vari cambiamenti nel prossimo futuro: proviamo a fare chiarezza?
Addio Spid: la Carta di Identità elettronica è il nuovo strumento?
Sembra che l’addio allo Spid sia quasi del tutto definitivo, con una alternativa che si basa sulla Carta di Identità elettronica. Ovviamente, nei primi tempi questo comporterà non pochi disagi a tutti i cittadini. Il Ministero dell’Interno ha deciso di mandare avanti questa soluzione, così da agevolarne l’uso: lo Spid ad oggi è considerato uno degli strumenti maggiormente difficili da usare.
Secondo quanto emerge, non verrà più usato questo strumento per accedere a tutti i portali della PA e non si dovrà avere delle tecnologie particolari per la lettura della carta. Tutto potrà essere effettuato tramite App.
Con la carta di identità elettronica si salvano le credenziali, così che possa essere usato come strumento principale anche se non in possesso della carta fisica. Con le nuove funzionalità degli smartphone si potrà usufruire della autenticazione biometrica, a due livelli (con scansione del codice QR). Quindi tutto quello che viene fatto ad oggi si potrà fare con la carta di identità elettronica.
Come sarà il futuro di questi strumenti?
Secondo quanto emerge, su tutti i siti che richiedono l’accesso CIE sarà sufficiente inquadrare il codice QR tramite applicazione dedicata aggiornata. Tutti i passaggi dedicati sono user friendly e altamente applicabili in poco tempo. L’applicazione viene scaricata e poi si semplifica il tutto registrando la carta prima di certificare il dispositivo.
Arriverà un SMS e poi si potrà attivare le credenziali con il livello 1 e poi il livello 2 seguendo la procedura passo dopo passo come da guida. Il PIN sarà a disposizione presso gli uffici del Comune di residenza, in caso di smarrimento.
Secondo quanto emerge su Corriere, sembra che al momento siano stati stanziati ben 40 milioni di euro per sostenere tutti gli adeguamenti per lo Spid e i suoi gestori. Tutto questo per garantire le nuove funzionalità operative richieste del Pnrr.
Il Governo Meloni in merito al decreto Pnrr ha attuato una nuova strategia, al momento in discussione presso la Commissione di Bilancio presso il Senato. Viene quindi evidenziato che sono in corso dei lavori per il miglioramento di questo strumento, con l’atteso momento per la sostituzione futura.
Il Sistema Pubblico per l’identità digitale è di nuovo sotto la lente di ingrandimento, proprio per le scadenze che sono previste nel mese di aprile. Con l’approvazione dell’emendamento si potrebbe quindi ritardare il suo addio oppure trovare un modo unico per il suo utilizzo.