Si torna a parlare del problema affitti e dei costi improponibili nella città di Milano, studenti e lavoratori di nuovo a fare i conti.
Con l’autunno Milano si ripopola di studenti e di lavoratori. Con loro ricomincia la ricerca di un appartamento o di una stanza. Molte zone, però, sono inavvicinabili, per via delle richieste, a volte, esagerate.
La ricerca di stanze d’affittare o di appartamenti nel capoluogo milanese è veramente molto elevata. A volte può capitare che vengano proposte delle case non proprio vivibili, senza contratto e a prezzi improponibili.
Il sogno di chi cerca casa a Milano è sicuramente quello di trovarne una in una zona centrale o, comunque, poco distante dal proprio lavoro o dalla propria università. Purtroppo, spesso, ci si trova a doversi accontentare di pochi metri quadrati ad un costo inaccessibile.
Esistono, fortunatamente, anche dei proprietari di casa estremamente seri ed onesti, ma purtroppo questa è l’eccezione e non la regola. I dati trasmessi da Immobiliare.it ci dicono che Milano è, per gli affitti, la città più costosa d’Italia.
In media si può arrivare a pagare una stanza in affitto 626 € al mese spese non incluse. Naturalmente i costi salgono in base alla zona che viene scelta. Da una ricerca fatta e che risale al ad agosto 2023 si evince che una delle zone più care di Milano è sicuramente Porta Genova.
Qui il canone medio di 871 € mensili escluse le spese. Segue a ruota Porta Venezia, il cui affitto si aggira mediamente intorno ai 769 € e anche 758. Una delle zone più richieste è sicuramente quella dei Navigli, ma anche qui i prezzi sono comunque molto alti.
Un posto quindi da evitare per cercare una stanza od un appartamento in affitto. Altre zone da evitare sono: la stazione Centrale, Piazza Repubblica, Porta Romana, Portello, Citylife, zona Sempione, la città Studi, Sarpi, Cenisio e Isola.
Sembrerebbe che, per una stanza o un appartamento in affitto accessibile, ci si debba spostare nelle zone di Lambrate, Forlanini, Bicocca, Abbiategrasso, Bovisa, Udine, Bisceglie, Barona, Famagosta Affori e Baggio.
Sono sicuramente zone meno centrali, ma qui l’affitto è più umano. Qui si va da una cifra che parte dai 536 euro per arrivare ad un affitto di 592 euro per una stanza e, naturalmente, le spese sono escluse.
Lavorare a Milano non è un’impresa facile per chi non è del posto. Una buona parte dello stipendio deve essere necessariamente utilizzato per pagare un affitto. E per gli studenti lo è ancora di più.
Chi arriva da un’altra città e si trova, oltre ai libri e alle tasse universitarie, a dover affrontare una spesa non da poco per un piccolo alloggio. Le tende fuori dal Politecnico e dal Comune di Milano ne sono la dimostrazione.