Agenzia delle Entrate, nuova multa per i contribuenti che non risultano in regola con i pagamenti, come e quando pagarla.
L’agenzia fiscale della pubblica amministrazione svolge funzioni di accertamenti e controlli fiscali. Nel caso ritenga vi siano delle mancanze di adempimenti obbligatori, può darne comunicazione al diretto interessato.
Questo, a sua volta, può concordare con quanto indicato oppure ritenere che sia errato e fare contestazione. Quindi, nel primo caso, procede a regolarizzare la sua posizione con il pagamento della somma richiesta.
Alla sanzione stabilita vanno, ovviamente, aggiunti gli interessi. Per i controlli automatici, il contribuente ha 30 giorni di tempo per il pagamento delle somme dovute. In questo modo la multa corrispondente rimane ridotta ad un terzo rispetto a quella ordinaria che è del 30 %.
Se vi è avviso telematico all’intermediario che trasmette la dichiarazione, il termine per effettuare il saldo è di 90 giorni dalla trasmissione dell’avviso. I controlli formali, invece, vengono comunicati dall’Agenzia ai soggetti inadempienti.
Questi devono procedere al saldo sempre entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta. La sanzione però è ulteriormente ridotta a due terzi. Per i redditi a tassazione separata, non vi sono nè interessi nè multe.
Solo se si procede per il pagamento nei 30 giorni dal ricevimento della raccomandata. C’è, però, una nuova multa che si inserisce in questa articolata struttura alle dipendenze del ministero dell’economia e delle finanze.
Si tratta di una comunicazione relativa agli esiti dei controlli automatici delle dichiarazioni. Entro 30 giorni il pagamento è aumentato del 10 % sulla somma della maggiore imposta. Il contribuente deve pagare presso la banca.
Oppure presso gli agenti della riscossione con il modello F24 precompilato, oppure presso gli uffici postali. Il contribuente che è in possesso di Partita Iva deve versare esclusivamente in via telematica.
Chi non ha Partita Iva invece, può pagare presso la banca, la posta o l’agente della riscossione. Inoltre, è bene sapere che è disponibile il canale di assistenza Civis per coloro che sono abilitati ai servizi telematici.
Oppure, per gli altri, vi sono gli uffici dell’Agenzia delle Entrate dove vanno forniti tutti i dati corretti con gli elementi che ne provano l’esattezza. Se il personale addetto rettifica in maniera parziale l’importo, il termine per usufruire di questa sanzione ridotta partirà dalla data di comunicazione della correzione.
Ci sarà la consegna di un altro modello F24 con l’indicazione del nuovo importo da pagare entro il mese successivo. Se questo non avviene, l’ufficio avvierà subito la procedura di riscossione.
Partirà, così, la richiesta dell’imposta, degli interessi ed anche della sanzione piena. I ricorsi all’Agenzia delle entrate vanno fatti in carta semplice, ossia senza bollo, e spediti con una raccomandata a/r. Oppure attraverso una casella di posta certificata.