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Cronaca

Aggredito in metro da alcune borseggiatrici che stava filmando

Ieri sera Matthia Pezzoni, mentre cercava di filmare alcune borseggiatrici in azione nella metro milanese è stato preso a sberle e pugni

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La vittima di 34 anni è Matthia Pezzoni, che ricopre la carica di presidente del Comitato Sicurezza per la zona di Milano. Dopo l’aggressione è andato in ospedale per farsi medicare, riportando ferite e contusioni al volto ed un occhio gonfio. Dalla sua dichiarazione risulta chiaro che questi gruppi di borseggiatrici sono sempre più aggressivi.

Dal 2016 Pezzoni si occupa di questa problematica, cercando di dare il suo contributo per identificare e fermare le borseggiatrici.
Questo è il tipico reato diffuso sugli autobus, tram e soprattutto in metropolitana. La sua azione di contrasto verso il crimine è iniziata come semplice cittadino.

Solo in seguito è divenuta l’espressione di un comitato che si impegna concretamente per garantire maggiore sicurezza sui mezzi pubblici. Questo suo attivismo lo ha esposto alle minacce da parte di questi piccoli criminali, i quali, poi, sono passati ai fatti. Sabato sera Pezzoni si trovava da solo presso la fermata del Duomo della metro.

Filmava le borseggiatrici

Erano circa le 21:30 quando ha notato un piccolo gruppetto di ragazze nei pressi della banchina. Come sempre, quando ha riconosciuto le borseggiatrici, ha cominciato a filmarle ed avvisare i viaggiatori della loro presenza. Queste, però, si sono avvicinate e lo hanno accerchiato, mentre lui stava riprendendo tutto con il suo telefono.

Le ragazze lo hanno picchiato prendendolo a sberle per impedirgli di continuare il video. Poi è sbucato un ragazzino minorenne, che gli ha dato un pugno colpendogli un occhio. Ancora frastornato per l’accaduto ha raccontato la sua esperienza in un’intervista telefonica.

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La chiamata è arrivata subito dopo che nella chat dedicata alla sicurezza di Milano, qualcuno ha inviato le fotografie della vittima con il volto evidentemente contuso. Non servivano spiegazioni o commenti per capire che era successo qualcosa che riguardava le borseggiatrici della città, quelle che lui osteggiava e conosciute anche in televisione per la diffusione di notizie che le riguardano.

Matthia Pezzoni racconta ai giornalisti di essere stato in pronto soccorso fino alle 4 del mattino. Purtroppo non è riuscito a riprendere direttamente gli aggressori visto che la loro azione era anche diretta ad impedirgli di farlo. In settimana sporgerà di certo denuncia e chiederà alle autorità di avvalersi dei filmati delle videocamere apposte nelle metropolitane proprio per la sicurezza dei viaggiatori.

Sorpreso da tanta violenza

La sua arma è il suo telefono. Con questo riprende in continuazione per impedire ai maleintenzionati di rubare. Qualche giorno prima le borseggiatrici in questione gli avevano lanciato dei succhi di frutta e lui aveva filmato tutto, mettendo il video sulle chat e sui social. Pezzoni sa bene di essere al centro del mirino per la sua attività contro la  piccola criminalità, ma è rimasto sorpreso da tanta violenza.

Prosegue raccontando che inizialmente il gruppetto si era diviso e solo una di loro era rimasta sulla banchina per Comasina, proprio dove era lui. Mentre continuava a riprenderla lei, si è dapprima allontanata, e poi avvicinata colpendo la telecamera ed intimandogli di smettere. Lui ha continuato e, così sono arrivate anche le altre e da lì ha avuto inizio l’aggressione.

Al pestaggio si è poi aggiunto anche un ragazzino mai visto prima. Dopo l’aggressione sono fuggiti lasciandolo ferito e frastornato. Matthia li avrebbe voluti inseguire ma poi ha chiamato polizia e l’ambulanza. Infine ha dichiarato:

“non mi fermo, non vinceranno le borseggiatrici con la loro prepotenza e aggressività”.

Published by
Liana Cinelli