A Seveso un pregiudicato ai domiciliari esce per fare colazione, ma i carabinieri lo trovano e lo arrestano di nuovo.
La scorsa settimana, a Seveso, intorno alle 8.30 del mattino, una pattuglia dei Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Seregno hanno arrestato, di nuovo, un pregiudicato brianzolo. Questo sarebbe dovuto trovarsi nella propria abitazione dove stava scontando un anno e due mesi di reclusione per furto agli arresti domiciliari.
Invece, il 41enne, insieme alla sua compagna, stava tornando a casa dopo aver fatto colazione in un bar della zona. La pattuglia, che stava controllando, come di consueto, l’abitazione del pregiudicato nella frazione Altopiano di Seveso, non avendolo trovato in casa ha iniziato dei giri di perlustrazione.
Non molto lontano dalla casa, i carabinieri lo hanno trovato a bordo di una Toyota Aygo nera insieme alla sua compagna. Fermato per accertamenti, l’uomo si è difeso dicendo che si era allontanato solo per fare colazione e comperare delle sigarette. In sua difesa ha anche mostrato agli agenti lo scontrino del bar e un sacchetto che conteneva ancora un cornetto.
I militari, nonostante questo, e avendolo colto in flagranza di reato per evasione dalla detenzione domiciliare, lo hanno subito arrestato, di nuovo, con una nuova accusa: evasione. Lo hanno poi riaccompagnato a casa in detenzione domiciliare in attesa del processo per direttissima che ha già convalidato l’arresto.
Il pregiudicato stava scontando una pena per un furto commesso in un centro commerciale Auchan di Monza. Qui aveva rubato nove videogiochi Fifa per X-box e PlayStation per un valore totale di circa 300 euro. La sua lista di reati, però, non finisce qui. Gli hanno imputato anche reati contro il patrimonio, guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, rissa, lesioni personali, minacce, resistenza a pubblico ufficiale e mancato rispetto delle misure anti-covid.
Un curriculum criminale piuttosto lungo che non ha, di certo, aiutato il 41enne. Si deve sapere, però, che chi si trova agli arresti domiciliari, ha il divieto di allontanarso dall’abitazione, luogo pubblico di cura o di assistenza in cui sta scontando la pena. Per la legge il pregiudicato è considerato in custodia cautelare.
Deve, necessariamente, rimanere all’interno del perimetro del luogo designato per l’applicazione della misura. In base a specifiche disposizioni del giudice potrebbe anche non avere accesso ad internet, al telefono e ad altri mezzi di comunicazione a distanza. Inoltre potrebbe non avere diritto nemmeno ad incontrare altre persone se non quelle che già vivono con lui o lo assistono.
Potrebbe, però, godere di alcuni permessi che consentono al pregiudicato di uscire di casa. Possono rientrare: andare a fare la spesa; andare a comprare dei medicinali in farmacia; fare una visita medica; andare dal dentista; recarsi presso una comunità di recupero, nel caso in cui si avesse una particolare dipendenza, come quella da alcol o droghe.
Naturalmente per poter uscire dall’abitazione si deve presentare istanza di permesso alle autorità giudiziarie competenti. Può essere concesso un permesso speciale per poter accompagnare i figli a scuola nel caso in cui nessuno possa farlo o non ci siano mezzi pubblici. Tra tutti questi fare colazione al bar ancora manca.