Alfredo Cospito anarchico al 41 bis, che aveva iniziato il suo sciopero della fame il 20 ottobre per protestare contro il carcere duro, avrebbe allentato lo sciopero e avrebbe quindi iniziato ad assumere non solo integratori ma anche alimenti.
In particolare secondo quanto è stato dichiarato da fonti ospedaliere giudiziarie, Alfredo Cospito avrebbe iniziato ad assumere integratori e bustine di parmigiano.
Il 20 ottobre ha avuto inizio per lui uno sciopero a tutti gli effetti contro la barbarie del 41 bis, che secondo quanto da lui affermato è un regime duro oltre che ingiusto che va contro i diritti e il rispetto nei confronti dell’uomo.
Anarchico al 41 bis, le condizioni di salute erano in peggioramento, per questo è stato ricoverato al San Paolo di Milano
L’anarchico al momento si trova ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano. Si trova lì ormai da settimane, perché le condizioni di salute peggioravano di giorno in giorno e si temeva per la sua vita. Proprio come quanto è stato dichiarato dal suo stesso legale.
Al momento le sue condizioni di salute sono precarie, ma diversamente da prima sono stabili. Tutto questo è dovuto senza dubbio al digiuno prolungato. Per questo motivo l’uomo in questi giorni ha allentato lo sciopero della fame e ha iniziato ad assumere sotto consiglio dei medici, acqua e zucchero, sale, caffè d’orzo, multivitaminici, latte e limone e bustine di parmigiano.
Rigettate le istanze dei difensori di Alfredo Cospito
Nei giorni scorsi il 55enne ha visto rigettare le istanze presentate dai suoi difensori con le quali sarebbe stato richiesto il differimento della pena e la detenzione domiciliare. Tutto a causa delle condizioni di salute dell’assistito. I tribunali di sorveglianza di Milano e Sassari hanno però deciso di rigettare le istanze. Le condizioni di salute attuali di Alfredo Cospito non sono legate al carcere duro ma ad una decisione presa dallo stesso. Si tratterebbe quindi più che altro di autolesionismo.
Adesso la mossa successiva dei legali sarà rivolgersi alla Corte europea, facendo riferimento ai diritti dell’uomo che con il 41 bis non sarebbero secondo loro rispettati. L’anarchico punta sull’udienza del 18 aprile, giorno in cui la Corte Costituzionale dovrà decidere se per il reato da lui commesso (strage politica) la pena è legittima oppure no.
Perché Cospito è al carcere duro e perché è impossibile che possa tornare ai domiciliari
Cospito al momento si trova al 41 bis per aver organizzato e ordinato attentati che per fortuna non hanno avuto l’esito da lui sperato. In casi come questo, soprattutto parlando di recidiva aggravata, non possono essere presi in considerazione sconti di pena o domiciliari.
A proposito dei domiciliari, l’ipotesi è totalmente da escludere. Inizialmente Alfredo Cospito si trovava in un carcere normale con tutti gli altri detenuti. Ma è stato riconosciuto che anche da lì era un soggetto pericoloso. In qualche modo riusciva infatti a mettersi in contatto con l’esterno e organizzare stragi pur essendo tra le sbarre. Non si ha idea di come possa essere riuscito a farlo, ma mediante dei biglietti forniva informazioni e indicazioni ai suoi uomini. Questi, poi agivano per lui.