Alfredo Cospito, l’anarchico al 41-bis in sciopero della fame da più di 4 mesi, ha presentato il ricorso alla Corte europea dei diritti umani per chiedere la rivalutazione della sua pena.
Secondo quanto è stato da lui dichiarato, essendo stato condannato per un crimine che nel periodo in cui è stato commesso non era un reato, ha subito delle gravi dei diritti.
Oggi, quindi, Alfredo Cospito potrebbe essere in carcere per scontare una pena, che non in realtà non gli spetterebbe. In secondo luogo secondo il parere del legale che lo segue, il carcere duro non sarebbe stata la misura adatta a lui.
Ricorso alla Corte di Cassazione, Cospito chiama in causa la sentenza
A seguito di tutto questo, ha chiamato in causa la sentenza 3818422 della Corte di Cassazione nella speranza di un’evoluzione improvvisa. Il reato da lui commesso non può essere considerato tale, semplicemente perché ai tempi in cui è stato commesso non lo era.
Ricordiamo che Alfredo Cospito, si trova al carcere duro perché è stato accusato di aver organizzato e ordinato attentati che hanno messo a rischio persino gli Allievi Carabinieri di Fossano nel 2006 oltre che per aver gambizzato un amministratore delegato.
Perché l’anarchico sta scontando il carcere duro
Inizialmente era in carcere, come qualsiasi altro detenuti. Poi è stato condannato al 41 bis, al quale vengono condannati i mafiosi e coloro che sono giudicati pericolosi per la società. In questo caso il motivo principale che ha condotto a questa decisione è stato legato alla necessità di limitare, anzi azzerare i contatti tra lui ed il mondo esterno.
Questo perché a seguito di indagini condotte dalle forze dell’ordine è venuto fuori che nonostante fosse in carcere Alfredo Cospito riusciva a mettersi in contatto con i suoi uomini e a comandare e organizzare attentati di qualunque genere.
Il 24 marzo il tribunale di Milano si esporrà e deciderà il da farsi
Il tribunale di Milano si esprimerà adesso il 24 Marzo, sotto richiesta del legale Flavio Rossi Albertini per giudicare le condizioni dell’uomo e capire se la pena a lui inflitta sia giusta. Secondo la legge, le condizioni di salute attuali di Cospito, hanno un solo responsabile, ovvero lui stesso.
Cospito infatti ha deciso di recarsi danni con lo sciopero della fame prolungato per quattro mesi ed oltre. A ottobre ha smesso di mangiare, assumendo soltanto acqua, zucchero e sale che gli garantisco il minimo delle energie. Poi ha iniziato ad assumere degli integratori in vista del processo. A seguito del rigetto del ricorso presentato dal suo legale, ha smesso di assumere gli integratori. La vita e le condizioni di salute sono soltanto nelle sue mani, sarà lui a stabilire l’evoluzione dei fatti.
Nel corso della giornata di ieri Alfredo Cospito è tornato in ospedale. L’ospedale che lo ha accolto è il San Paolo di Milano, per effettuare degli accertamenti approfonditi sulle sue condizioni di salute. L’anarchico al 41bis che sta scontando, almeno per il momento, la sua pena, al carcere di Opera adesso è tornato al San Paolo a causa di un netto peggioramento delle condizioni di salute.