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Cronaca

Alfredo Cospito torna in ospedale

Alfredo Cospito, anarchico al 41 bis, trattenuto nel carcere di Opera, ha scelto di non assumere più gli integratori e  per questo è stato trasferito ancora una volta all’ospedale San Paolo.

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Il suo sciopero della fame come protesta contro il 41 bis prosegue ormai da oltre 4  mesi. Ma adesso le sue condizioni sono diventate veramente critiche.

Per questo motivo sotto indicazione dei medici del carcere di Opera è stato riportato nel reparto di medicina penitenziaria al San Paolo di Milano.

Alfredo Cospito nuovamente in ospedale, quali sono le sue condizioni di salute

L’esponente della fai, dopo il rifiuto della Cassazione della richiesta di revoca del carcere 41 bis, avanzata dal suo avvocato, ha scelto di sospendere gli integratori, accusando diversi malesseri che lo hanno costretto nuovamente al ricovero al San paolo.

Per lui è la seconda volta dentro la struttura ospedaliera. La prima volta, il trasferimento è avvenuto l’11 febbraio. Due settimane dopo è tornato in carcere. Il 24 febbraio è stato respinto il ricorso, quindi ha sospeso gli integratori di zucchero e potassio e come il medico di fiducia aveva già annunciato, le condizioni sono subito peggiorate ed è stato nuovamente ricoverato.

Perché per Cospito è stato richiesto il 41 bis, di cosa è accusato

Ricordiamo che per lui è stato richiesto il regime carcerario del 41 bis perché era ed è ritenuto un elemento pericoloso per tutti. Pur essendo in carcere, dalla sua cella riusciva ad inviare le informazioni e a comandare a distanza i suoi uomini, organizzando attentati che hanno avuto delle gravi ripercussioni nel corso degli anni.

Si ricorda che è stato condannato, per un accumulo di reati tutti gravi, legati ad azioni violente per esempio la gambizzazione dell’imprenditore Roberto Adinolfi avvenuta nel 2012 e nel 2006 l’attentato alla scuola degli allievi carabinieri di Fossano. Ai tempi delle bombe vennero posizionate fuori dalla scuola, per fortuna esplosero senza provocare vittime.

Scioperi e manifestazioni in tutta Italia contro il carcere duro per Alfredo Cospito

A seguito del suo arresto e della decisione legata al 41 bis, la galassia anarchica si è mobilitata in suo sostegno con manifestazioni che degenerano molto spesso in episodi di grave violenza gratuita. Ricordiamo la manifestazione del 4 marzo 2023, avvenuta a Torino durante la quale sono state imbrattate e rotte delle vetrine o addirittura incendiati dei cassonetti.

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In questo contesto, a farne le spese sono stati due agenti della polizia rimasti gravemente feriti. Per questi scioperi sono state denunciate direttamente dalla digos 52 persone. La situazione piano piano diventa sempre più difficile da controllare. A sostenere Cospito sono davvero tantissime persone.

Secondo quando è stato riferito dall’avvocato di Alfredo Cospito le sue condizioni di salute sono molto gravi, è denutrito e senza forte. Si pensa infatti che non possa andare avanti ancora per molto. Se dovesse decidere di continuare lo sciopero della fame, come lui stesso ha dichiarato potrebbe morire entro pochi giorni o settimane al massimo.

Cospito ha recentemente riferito al suo legale di essere pronto a morire per la sua causa e di nutrire in fondo al cuore la speranza che chi si trova nelle sue stesse condizioni possa trovare la forza per combattere scioperando per la libertà.

Published by
Giusy Pirosa