Allarme in un quartiere di Monza: sta per rimanere senza medico di base

Allarme in un quartiere di Monza: Sant’Albino sta per rimanere senza medico di base. Il Comitato del quartiere ha lanciato un appello online, per mostrare il proprio disappunto sullo smantellamento inerente la medicina territoriale.

Medico di base
Medico di base-Imilanesi.it

 Le paure correlate alle preoccupazioni degli abitanti, sono rivolte primariamente a chi è più anziano e abita in questo quartiere monzese. Da qui è scaturito un forte allarme da parte dei pazienti.

Allarme in un quartiere di Monza: cosa sta accadendo a Sant’Albino

I cittadini che popolano questo quartiere di Monza hanno espresso chiaramente il loro grido di allarme, nel momento in cui sono venuti a conoscenza di una notizia che ha suscitato un grande scalpore.

Difatti, si è saputo che l’unico medico di base presente nel quartiere dove abitano, in un lasso di tempo alquanto contenuto lascerà l’ambulatorio.

Una notizia che indubbiamente non è piaciuta ai cittadini monzesi residenti a Sant’Albino.

Protagonista di tale vicenda è la dottoressa Antonella Mazzarella la quale, con la sua decisione di lasciare l’incarico, ha automaticamente creato un problema molto grande alla cittadinanza. Infatti, così facendo resterà del tutto scoperto il posto occupato dal medico di base di questo rione.

Tra l’altro i cittadini santalbinesi da subito hanno espresso il loro rammarico, per la partenza della loro dottoressa prevista esattamente per il giorno 28 agosto.

Gli abitanti del quartiere in questione si sono trovati molto bene con lei, dicendo che in tutti i suoi anni di servizio hanno apprezzato considerevolmente le sue funzioni e abilità a livello medico.

Poi il loro discorso è proseguito su un altro fronte, ovvero quello degli abitanti più avanti con l’età. Il loro stato d’animo attuale è di profonda amarezza, se si considera che si tratta di persone fragili che presto si ritroveranno senza un supporto medico. Ciò in quanto, con la partenza della dottoressa, rischiano di rimanere privi di un’adeguata assistenza di tipo sanitario.

Intanto e almeno per ora, la loro dottoressa non è stata ancora sostituita da un altro collega. Pertanto con la situazione che si prospetta attualmente, i cittadini saranno costretti a dover ricorrere a un apposito ufficio posto presso il vecchio ospedale, per quanto concerne le ricette di cui avranno bisogno.

Allarme in un quartiere di Monza: l’appello da parte del Comitato di quartiere

Un chiaro allarme è stato prontamente lanciato da parte del Comitato di quartiere, che sul blog ha deciso di annunciare l’enorme disagio arrecato da questa notizia.

Si possono leggere sul blog del Comitato testuali parole:

“È di questi giorni la conferma del fatto che l’unico medico di base operante a Sant’Albino lascerà il suo incarico . Al rammarico per la sua partenza e per il grande apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni, si aggiunge la viva preoccupazione dei cittadini e soprattutto dei molti anziani che rischiano di restare senza una adeguata assistenza”.

Una problematica rilevante che tra pochi giorni i cittadini del quartiere monzese dovranno affrontare, visto che a breve la dottoressa andrà via.

Inoltre si tratta di un quartiere di Monza che è molto popoloso, da ciò si capisce quanto questo problema possa risultare considerevole per tutti loro.

Monza
Monza-Imilanesi.it

Esattamente sul blog dedicato al Comitato in questione, dunque, si legge che è proprio di questi giorni la notizia confermata riguardante la partenza del loro medico di base.

Quindi dell’unico medico che opera all’interno di Sant’Albino che, lasciando l’incarico, di certo non facilita la situazione dell’intero quartiere.

Difatti già da subito i cittadini si ritroveranno a doversi recare nell’ufficio citato poc’anzi, anche soltanto per potersi far prescrivere una semplice ricetta medica.

Da qui il Comitato ha esortato i cittadini del rione a stare in allerta e a essere pronti, per potersi così far sentire con le loro proteste.

Ecco cosa si legge a tal proposito:

“I cittadini saranno obbligati a ricorrere per le ricette ad un ufficio situato nell’ospedale vecchio . Invitiamo tutti i santalbinesi a stare in campana  e a prepararsi a far sentire la loro voce. Basta con le logiche aziendaliste. La tutela della salute è un diritto costituzionale fondamentale e non un bene di consumo da acquistare dai privati.  Basta con lo smantellamento della medicina territoriale. Abbiamo  già visto durante la pandemia i danni prodotti da queste scellerate politiche”. 

Il dilemma della mancanza dei medici di base

Tutti loro dunque sono stufi delle logiche di tipo aziendalista. Si è infatti aggiunto che tutelare la propria salute corrisponde a un diritto di genere costituzionale sicuramente essenziale. Dunque non è un bene di consumo che bisogna comprare dai privati.

Il Comitato continua con le sue parole di protesta, dicendo che è importante far finire la demolizione della medicina di genere territoriale, che comporta danni primariamente alle persone.

Una richiesta fatta a viva voce in forma maggiore facendo un chiaro riferimento al periodo della pandemia, quando si è visto bene quanti danneggiamenti abbia provocato questo tipo di politica ritenuto del tutto sconsiderato dai cittadini.

Quello che sta accadendo a Sant’Albino potrebbe apparire come un avvenimento inverosimile, ma in realtà non si tratta di episodi sporadici o addirittura impossibili. Questo in quanto bisogna tenere presente che più di due milioni di cittadini italiani non dispongono di un classico medico di famiglia.

Medico di famiglia
Medico di famiglia-Imilanesi.it

Si tratta conseguentemente di una grande problematica che, come spesso si ripete, si fonda su un motivo prettamente strutturale associato prima di tutto ai pensionamenti.

Ma quest’ultimo non rappresenta l’unica motivazione, poiché si aggiungono pure quelle riguardanti le dimissioni e la mancanza di iscrizione all’istituto universitario. Come pure della scelta da parte degli specializzandi.

Dal canto loro, i numeri sono molto chiari: come si è detto precedentemente, sono 2 milioni di individui che si ritrovano ora come ora senza poter contare sull’aiuto di un medico di base.

Per ritrovarsi in tale condizione, significa automaticamente che oggi esiste una mancanza di ben 45mila medici in 5 anni e addirittura 80mila in dieci anni.

Riflessioni conclusive

Questi dati tengono conto dell’attuale pensionamento da parte dei medici, che in ogni caso non andrà a bilanciarsi da quelle che si presumono essere delle ipotizzabili nuove assunzioni o iscrizioni in ambito universitario.

In più è proprio dalle università che arriva un altro segnale tangibile che allarma molto gli italiani. Il problema della mancanza di medici di base sorge dalla programmazione, ossia da quelli che sono gli accessi alla facoltà di Medicina che risultano sempre meno.

A tutto questo si va ad aggiungere la mancanza della propensione a scegliere Medicina generale, da chi è specializzando.

Questo perché adesso la carriera come medico di base non risulta essere, ora come ora, una scelta allettante per chi deve scegliere la propria specializzazione medica.

I motivi sono prettamente due: prima di tutto perché questo è un ruolo medico che si considera molto monotono. Poi anche per motivazioni di tipo economico.

Col risultato che poi quartieri come quello di Sant’Albino nel Monzese, si ritrovano all’improvviso in una situazione di notevole difficoltà. Perché? Proprio poiché c’è carenza di medici di questa tipologia e, quindi, il posto della loro dottoressa resta praticamente vuoto. Mentre gli abitanti di questo rione resteranno senza un medico di base.

 

 

 

 

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