A Cusano, in provincia di Milano una chiesetta storica e sconsacrata sta per ospitare tra le sue mura una discoteca.
Da qualche tempo sono in corso lavori di muratura nella piccola chiesa di Santa Maria Rossa a Monzoro una frazione di Cusago in provincia di Milano. Gli unici che hanno saputo dare qualche informazione sono gli operai che si stanno occupando dei lavori.
E dalle loro parole sembrerebbe proprio che in questa piccola chiesetta oggi sconsacrata e di proprietà privata, stia per aprire una discoteca. Si tratta della chiesetta Santa Maria Rossa, l’ultima parte di un’antica abbazia edificata nel XIV secolo.
Apparteneva all’ordine degli Eremitani di Sant’Agostino. Un luogo sì sconsacrato, ma ancora protetto dalla Soprintendenza archeologica Belle Arti e paesaggio di Milano. Da quando è diventata proprietà privata alcuni anni fa, ha ospitato eventi culturali e, occasionalmente, veniva affittata a privati.
Fino a questo momento, però, l’edificio non aveva subìto nessun tipo di ristrutturazione. I frati dell’ordine agostiniano edificarono l’abbazia intorno alle seconda metà del ‘300. Divenne una produttiva azienda agricola della zona con a servizio più di 100 servi della gleba.
Sconsacrata nel 1798, oggi luogo di incontri di carattere culturale
Inoltre, era anche la parrocchia del castello visconteo di Cusago. Nel ‘700, con l’età napoleonica, vennero chiusi diversi conventi. E nel 1798 la Repubblica cisalpina faceva sapere al parroco di Cusago, di procedere con il togliere dall’altare, dopo una breve orazione, la pietra sacra e le reliquie.
In questo modo la chiesetta smise di essere un luogo di culto. All’interno erano, comunque, rimasti gli affreschi dei maestri Lombardi della fine del XIV secolo. Nel 1931, quando la Soprintendenza beni culturali di Milano obbligò gli allora proprietari della famiglia Gerli di provvedere al restauro dell’immobile.
Dal 1954 la piccola chiesetta divenne poi un magazzino per gli attrezzi agricoli ed una stalla. E la proprietà diede il permesso alla Soprintendenza di prendere 5 affreschi dai muri con l’unica richiesta di sostenere le spese per lo strappo.
Gli strappi presi dalla Soprintendenza oggi sono esposti al Museo del Castello Sforzesco di Milano. Nel 1988 l’edificio venne poi acquistato da una società privata. Questa restaurò completamente l’edificio e lo utilizzò per lo svolgimento di attività di carattere culturale.
Ancora nessuna risposta certa sulla nuova destinazione d’uso della chiesetta
La chiesetta fa parte dei beni culturali della Lombardia e dei Luoghi del Cuore del Fai. In questo periodo è di nuovo in via di ristrutturazione e sembra proprio che la nuova destinazione d’uso sia quella di diventare una discoteca.
Questa è l’informazione che Artribune ha avuto da chi in quel luogo ci sta lavorando. Le istituzioni, la proprietà e il sindaco, compreso il geometra, invece, non hanno dato nessun tipo di risposta.