Allungamento della durata dei mutui a tasso variabile. Tutte le misure adottate nei confronti dei mutui nelle prossime righe.
Il prolungamento per quanto riguarda le rate e gli sconti indirizzati a chi è under 36: questi sono solo alcuni dei cambiamenti inerenti il settore dei mutui. Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia ha voluto sottolineare l’importanza di allungare la durata di quei mutui che dispongono di un tasso variabile. Ecco le misure.
In riferimento al settore dei giovani, il Governo attuale diretto dalla Meloni ha confermato quello che viene definito come il bonus Draghi.
Quindi il settore giovanile potrà contare su una garanzia di tipo statale correlata ai mutui, con l’aggiunta di sconti pensati appositamente per la prima casa.
Dunque attenendosi a delle specifiche condizioni, si avrà l’opportunità di poter usufruire di un prestito bancario. Questo con un importo pari all’80% del prezzo dell’abitazione assicurato dallo Stato. In questo caso la cifra massima corrisponde a 250mila euro.
L’esigenza di stabilire dei cambiamenti si è posta soprattutto per via del caro mutui che sta colpendo enormemente molti cittadini italiani.
Difatti a causa del nuovo innalzamento dei tassi stabilito dalla Bce, i prestiti nuovi con un tasso fisso arriveranno addirittura fino al +6%.
Si tratta esattamente di una previsione annunciata da Fabi, che ha voluto aggiungere una notizia allarmante. Le rate correlate ai nuovi mutui a tasso fisso stanno proseguendo verso la direzione di un incremento di tipo raddoppiato. Un aumento previsto precisamente nel corso del 2023.
Per quanto concerne invece i mutui che dispongono di un tasso variabile, questi dovrebbero innalzarsi al 55-65%.
Giancarlo Giorgetti ha ricordato la rilevanza di ampliare quindi la durata, in riferimento ai mutui che si basano su un tasso variabile.
Dal canto suo il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ha sottolineato il fatto che, attualmente, gli istituti bancari in territorio italiano mantengono quasi quelli che sono ritenuti i due terzi dei mutui con un tasso fisso. Con un continuo incremento dei tassi di raccolta.
Su richiesta c’è la possibilità di poter prolungare la durata dei mutui, ma soltanto per coloro che risultano in regola coi loro pagamenti. Alternativamente si possono effettuare delle surroghe.
Quali sono invece le misure pensate per i giovani?
Coloro che hanno meno di 36 anni potranno dunque beneficiare del bonus Draghi. Avendo anche modo di poter disporre di una garanzia di tipo statale sui mutui.
Oltre al fatto di ottenere degli sconti su misura correlati alla prima abitazione.
Quindi tale misura consiste in questo: tutti i giovani under 36 potranno avere accesso al Fondo di garanzia sui mutui, per quanto concerne la prima casa. Ciò soltanto basandosi su determinate condizioni.
Dunque questi giovani potranno ottenere un prestito dalla banca, corrispondente a un importo pari all’80% della cifra della casa. Il tutto garantito dallo Stato.
La cifra totale del finanziamento in questione, però, non deve andare oltre i 250mila euro.
Nell’anno del rogito bisogna avere meno di 36 anni, avere un Isee inferiore a 40mila euro e deve trattarsi della prima casa.
Inoltre non si deve avere un’altra casa intestata nel medesimo territorio, non avere un ulteriore immobile acquistato con l’agevolazione correlata alla casa e risultare residente nel comune dove è posto l’immobile.
Un eventuale spostamento di residenza si deve effettuare entro 18 mesi dall’acquisto della nuova casa.
L’abitazione che si compra deve rientrare in uno specifico genere di categorie: case di tipo civile, popolare, economico, ultrapopolare o rurale, abitazioni in villini e alloggi tipici dei luoghi.
Per farne richiesta è indispensabile presentare il proprio Isee, al fine di poter ricevere questo bonus. Ciò sia per poter così accedere al Fondo di Garanzia per la prima abitazione, sia per gli scopi fiscali per la seguente applicazione delle imposte derivanti dall’acquisto.
Dunque l’Isee deve essere valido e non deve superare i 40.000 euro.
Infine in aggiunta a questi mutui, rientrano pure le forme di agevolazioni collegate alle imposte derivanti dagli atti di acquisto della prima casa. Tra queste c’è l’esenzione dell’imposta di registro, ipotecaria e di tipo catastale.
Come pure la riduzione del 50% sulle spese notarili e il credito d’imposta, equivalente all’Iva corrisposta.
Quindi dei grandi cambiamenti si stanno attuando in questo importante settore dei mutui.